Vaiolo delle scimmie, Johnson: “Finora conseguenze non gravi”

LaPresse SALUTE

Ma è importante tenerla d’occhio ed è esattamente ciò che sta facendo la nuova Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito”.

Il premier britannico: "Malattia molto rara, fondamentale tenerla d'occhio". “È fondamentalmente una malattia molto rara e finora le conseguenze non sembrano essere molto gravi.

A dirlo è il premier britannico, Boris Johnson, in riferimento alla diffusione nel Regno Unito del vaiolo delle scimmie: sono 21 i casi oltremanica finora

(LaPresse)

La notizia riportata su altri media

I casi in Italia. Intanto sono saliti a 5 i casi accertati di vaiolo delle scimmie in Italia. I ricercatori dello Spallanzani hanno completato la prima fase dell’analisi della sequenza del DNA del Monkeypox virus dei primi tre casi di vaiolo delle scimmie osservati in Italia e seguiti presso l’Istituto romano (Giornale di Sicilia)

Sempre dallo Spallanzani comunicano che è stata completata "la prima fase dell'analisi della sequenza del Dna del Monkeypox virus dei primi tre casi di vaiolo delle scimmie osservati in Italia e seguiti presso l'Istituto romano". (Today.it)

Ma il primario rassicura: «Non c'è nessun allarme epidemico in atto «Bisogna fornire precise indicazioni sull'andamento dell’epidemia e sulle misure di prevenzione da mettere in campo». (La Sicilia)

Nel 2018, ci sono stati tre casi nel Regno Unito dopo che una persona tornata dalla Nigeria ha infettato altri due membri della sua famiglia. La maggior parte dei casi attuali di vaiolo delle scimmie in Europa "si è presentata con sintomi di malattia lievi e, per la popolazione più ampia, la probabilità di diffusione è molto bassa". (L'Unione Sarda.it)

Al momento non ci sono nuovi casi, ma questo è un fenomeno atteso quando si parla di malattie emergenziali, e le persone si suggestionano", continua Andreoni. Noi consideriamo questo genere di patologie quando il contagio avviene prevalentemente attraverso la via sessuale e questo non è il caso del vaiolo delle scimmie che si trasmette per contatti stretti tra persone o per via aerea con le goccioline di saliva. (Adnkronos)

Dopo 21 giorni il soggetto è considerato non più a rischio – “Nel Lazio ci sono 15 persone in isolamento mentre i casi restano tre e si tratta di tre persone ricoverate allo Spallanzani in buone condizioni cliniche”. (Imola Oggi)