Ocse conferma previsioni crescita Italia: 2024 +0,7%, 2025 +1,2%

L'Ocse ha nuovamente confermato le previsioni di crescita economica dell'Italia: più 0,7% del Pil quest'anno e più 1,2% il prossimo. I dati, contenuti nell'ultimo Economic Outlook, sono in linea con le stime indicate lo scorso 5 febbraio."L'alta inflazione negli ultimi due anni ha eroso i redditi reali, le condizioni finanziarie restano restrittive e la maggior parte dei sostegni straordinari legati al Covid e alla crisi dell'energia sono stato revocati - rileva l'ente parigino - pesando su consumi privati e investimenti. (Tiscali Notizie)

Ne parlano anche altre fonti

Ci sono segnali che le prospettive globali hanno iniziato a migliorare, anche se la crescita rimane modesta. (Borsa Italiana)

"L’alta inflazione negli ultimi due anni ha eroso i redditi reali, le condizioni finanziarie restano restrittive e la maggior parte dei sostegni straordinari legati al Covid e alla crisi dell’energia sono stato revocati - rileva l'ente parigino - pesando su consumi privati e investimenti. (Italia Oggi)

Leggi tutta la notizia E' quanto stima l'Ocse nell'Economic outlook pubblicato oggi sottolineando che... (Virgilio)

Nel capitolo dedicato alla belpaese, l'ente ha infatti ribadito le proiezioni relative al Pil italiano pubblicate a febbraio, +0,7% per il 2024 e +1,2% per il 2025. E lo fa nella nuova edizione dell'Economic Outlook, dove ritocca leggermente all'insù anche le previsioni eurozona alzando la stima del Pil globale del 2024 al 3,1% prima di aumentare al 3,2% nel 2025. (L'HuffPost)

In Italia la crescita del Pil è attesa allo 0,7% nel 2024 e all’1,2% nel 2025. Lo si legge nell’Economic Outlook dell’Ocse. L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico lascia invariate quindi le proprie stime di crescita per l’Italia rispetto al report di febbraio. (LAPRESSE)

(Adnkronos) – Dopo +1% nel 2023 il pil dell’Italia nel 2024 dovrebbe registrare un crescita dello 0,7% per poi salire a +1,2% nel 2025. E’ quanto stima l’Ocse nell’Economic outlook pubblicato oggi sottolineando che “l’elevata inflazione degli ultimi due anni hanno eroso i redditi reali, le condizioni finanziarie restano rigide e la maggior parte del sostegno fiscale eccezionale legato alla crisi Covid-19 e a quella energetica è stato ritirato, pesando sui consumi privati e sugli investimenti”. (ILMONITO)