Tenta di uccidere il figlio tetraplegico con un sedativo e soffocandolo: arrestata

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Ma, purtroppo, era decisa a fare ancora di più.

La donna infatti, nel tentativo di ucciderlo, oltre a somministrargli un intero flacone di “Valium”, rinvenuto sul comodino, aveva cercato di soffocarlo riempendogli la bocca con della carta assorbente inzuppata di profumo.

Nei giorni seguenti al fatto l’amministratore di sostegno del ragazzo ha presentato denuncia nei confronti della donna per i fatti accaduti, aggiungendo anche che quest’ultima aveva già precedentemente attentato alla vita del disabile interrompendone l’alimentazione. (CataniaToday)

La notizia riportata su altre testate

A Ragusa avrebbero commesso un furto da 15.000 euro: avrebbero finto di scegliere un anello da regalare alla fidanzata di Pulvirenti; dopo aver visionato gioielli di diversi tipi, l’uomo chiedeva alla commessa di prendere alcuni oggetti in vetrina poiché voleva vederli da vicino; l’anziana madre in pochi secondi si dirigeva dietro al bancone arraffando monili in oro, per poi trovare una scusa ed andare via. (CataniaToday)

La donna aveva prima cacciato fuori dall'abitazione l'anziana madre convivente, consentendole poi di farvi rientro ma rinchiudendola sotto chiave per impedirle di uscire. Catania, tenta di uccidere figlio affetto da tetraparesi spastica e ritardo mentale. (Today)

La donna, che abitava nella stessa casa con la madre, il figlio disabile e la badante, ha messo a punto un "piano" per arrivare al suo obiettivo. La donna non ha nascosto le sue responsabilità ai militari e, in una prima fase, è stata sottoposta a T. (La Sicilia)

A volte distruggeva la casa, metteva tutto a soqquadro insultato e minacciando anche di morte la madre e la sorella. I magistrati hanno appurato che madre e figlia era trattate quasi da "serve" dall'uomo e punite quando loro si rifiutavano di fare qualcosa. (La Sicilia)

La donna, infatti, spinta da motivazioni che si annidano subdolamente nella mente di un essere umano, aveva prima cacciato fuori dall’abitazione l’anziana madre convivente, consentendole poi di farvi rientro ma rinchiudendola sotto chiave per impedirle di uscire. (Live Sicilia)