Argentina, dietro il nuovo default tecnico la partita a poker tra governo peronista e fondi creditori

Il Fatto Quotidiano ESTERI

Nel 2015 il rapporto debito/Pil era del 52,6%, di cui il 36,4% in valuta estera.

E indebolito la capacità dello Stato di ripagare gli oneri in valuta estera, esplosi durante il passato governo.

I fondi creditori, oltre ad avere acquistato i bond in valuta estera del Paese, hanno investito nel tessuto industriale argentino, di cui detengono ampie partecipazioni.

A fine 2019 il rapporto era esploso al 90%, di cui ben il 70% in valuta estera. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri giornali

di Roberto Da Rin. (AFP). Il ministro dell’Economia, Guzman, ammette che entro il 2 giugno non sarà facile chiudere la trattativa. Il gruppo Ad Hoc “si sarebbe mosso nella direzione giusta rispetto all'offerta precedente ma l'avvicinamento è insufficiente in relazione alle necessità del paese”. (Il Sole 24 ORE)

Nel frattempo è il fondo monetario internazionale a rinnovare il suo appoggio alla proposta argentina. Il ministro dell’Economia Guzmán in un recente incontro con la missione tecnica Fmi. . Il mercato, dal cantuo suo, segnala ottimismo in merito alla nuova proroga dei negoziati al 12 giugno. (Gaucho News)

Due dei tre gruppi di creditori, tra i quali spicca il potente BlackRock, propongono come ultima offerta un interesse medio del 4,2 per cento, mentre il governo argentino non è disposto a superare il 3. (la Repubblica)

Ascolta l'intervista ad Alfredo Luis Somoza. La pandemia. In questi giorni cruciali per un esito positivo del negoziato, l'Argentina è alle prese anche con l'emergenza coronavirus. Sono numerosi i motivi che fanno pensare ad un esito positivo per l'Argentina, ancora una volta chiamata ad evitare un default che la metterebbe in ginocchio in uno dei momenti più difficili della sua storia. (Vatican News)

Con 16.000 casi e poco più di 500 decessi questa strategia sembra aver funzionato; il virus è stato circoscritto sostanzialmente nella grande Buenos Aires, dove vive il 40% della popolazione. L’Argentina balla ancora una volta sul filo della bancarotta, ma questa volta potrebbe anche riuscire a salvarsi. (ISPIonline)

a 14 anni la vittima più giovane di coronavirus in Argentina. Fino a ieri la vittima più giovane per coronavirus in Argentina era un 19enne di José Carlos Paz, località della privincia di Buenos Aires: un 19enne affetto da Hiv e che aveva contratto anche una meningite criptococcica. (Gaucho News)