Cruciani è un ciclone: ''A Milano sono definitivamente impazziti. È ufficiale''

AreaNapoli.it INTERNO

Nella puntata de La Zanzara il conduttore Giuseppe Cruciani si è lasciato andare ad un lungo sfogo. Nel corso dell'ultima de La Zanzara, trasmissione in onda su Radio 24, Giuseppe Cruciani ci è andato giù pesantissimo: “Ragazzi, a Milano sono definitivamente impazziti. La giunta di Milano è definitivamente impazzita. Dopo aver deciso di non mettere una statua con una donna che allatta il seno perché non è un valore condiviso, ha vietato pizza, acqua e gelati dopo la mezzanotte per evitare il caos ed i danni della movida. (AreaNapoli.it)

La notizia riportata su altre testate

Dopo aver deciso di non mettere una statua con una donna che allatta il seno perché non è un valore condiviso, ha vietato pizza, acqua e gelati dopo la mezzanotte per evitare il caos ed i danni della movida. (Nicola Porro)

Il divieto di vendita da asporto del gelato dopo mezzanotte potrebbe essere cancellato ("Vediamo, alcune cose si possono mettere a posto"), ma il sindaco Giuseppe Sala ribadisce la linea dura sul contrasto della malamovida. (IL GIORNO)

E così, in dodici zone ad alto tasso di (Secolo d'Italia)

Vietato bere o mangiare d’asporto dopo mezzanotte. A Milano si cerca di aiutare a dormire meglio i cittadini e placare la movida con un’ordinanza che introdurrà «il divieto della vendita e della somministrazione per asporto di alimenti e bevande di qualsiasi tipo, alcoliche ed analcoliche» fino alle 6 del mattino. (La Stampa)

Guai a mangiare in strada dopo la mezzanotte, soprattutto se sei a Milano. Sì perché incrementi il disordine pubblico e contribuisci allo schiamazzo selvaggio che disturba i cittadini. Ovvio, quindi, che il sindaco Beppe Sala abbia emesso un’ordinanza anti movida che consiste nel vietare il gelato post mezzanotte così come tutti gli altri cibi d’asporto (panini, pizza, ma anche acqua): la soluzione ideale per risolvere il problema. (Dissapore)

Si torna a prendere atto di una stretta ai regolamenti nelle principali città, senza dover necessariamente tirare in ballo quella “mala-movida” legata a episodi magari criminali. Stagione dopo stagione, si torna a parlare di movida. (La Stampa)