Covid-19, ritorno alle zone colorate? Per Ristoratori Veneto «sarebbe insostenibile»

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VeronaSera INTERNO

«Dopo quasi due anni ci sembra assurdo e paradossale dover discutere nuovamente di zone gialle e restrizioni che andrebbero a colpire sempre le stesse categorie lavorative e porterebbero di fatto i locali a smettere nuovamente di lavorare — spiega Alessia Brescia, portavoce di Ristoratori Veneto & Ho.re.ca.

«Un ritorno al passato sarebbe insostenibile».L’associazione Ristoratori Veneto, nata a Verona nel giugno scorso e che rappresenta circa 1.500 attività rappresentate in tutta la regione, manifesta tutta la sua «preoccupazione, sconcerto e rabbia» per le indiscrezioni e allerte che sembrano prefigurare un ritorno a breve alle zone colorate. (VeronaSera)

La notizia riportata su altre testate

È quanto emerge dal bollettino del 18 luglio di Azienda Zero, che segnala altri 379 tamponi positivi al Sars-CoV-2 da sabato. Il numero di ricoveri ospedalieri sembra rimanere sotto controllo, mentre i contagi continuano a crescere in Veneto e i nuovi decessi rimangono a zero. (VeronaSera)

C’è poi da inserire la proroga, ormai certa, dello stato di emergenza, in scadenza a fine luglio, probabilmente fino al 31 ottobre. Poi c’è la Sicilia (404), dove si concentrano quattro delle cinque mini zone rosse al momento istituite in Italia (l’altra è in Calabria), il Veneto (379) e la Lombardia (369). (Il Messaggero Veneto)