Siria, i frati di Aleppo: “Qua è un inferno, sanzioni disumane impediscono aiuti”

Il Primato Nazionale ESTERI

Roma, 10 feb – “Terremoto devastante, qua ad Aleppo è un inferno. E le sanzioni alla Siria bloccano gli aiuti”. A dirlo è Fra Bahjat Elia Karakach, frate francescano impegnato come parroco della comunità latina di Damasco e di Aleppo, e con la Custodia di Terra Santa nella tutela delle popolazioni – non solo cristiane – presenti sul territorio siriano. Intervistato dall’Agi, Fra Bahjat racconta la drammatica situazione che sta vivendo la sua città: “Abbiamo perso uno dei nostri preti cattolici sotto le macerie – dice il religioso – e anche la nostra chiesa ha subito grandi danni: le macerie hanno riempito la strada, i campanili sono pericolanti. (Il Primato Nazionale)

Se ne è parlato anche su altri media

Aziz Ali, delegato in Siria della ong Terre des Hommes, ha girato una video-testimonianza in una delle scuole di Aleppo usate per accogliere le persone sfollate dopo il terremoto. E anche persone con bisogni speciali”. (Il Fatto Quotidiano)

Di Jacopo Storni Pregano un Dio diverso ma lo fanno insieme. Meno di dieci bagni per mille persone, si dorme anche nelle panche della cappella. In molti indossano ancora il pigiama che avevano durante la fuga (Corriere della Sera)

Aleppo, 8 feb. (il Dolomiti)

Siria, Aleppo devastata dal sisma: si scava tra le macerie 10 febbraio 2023 (Il Sole 24 ORE)

E' il drammatico racconto di monsignor Joseph Tobji, vescovo maronita della seconda città siriana più popolosa dopo la capitale Damasco, ridotta ormai ad un cumulo di macerie, tirata giù da potenti scosse di terremoto che hanno portato morte e distruzione anche in altre parti della Siria fino ad arrivare in Turchia, ed il presule non nasconde la disperazione: “I palazzi erano stati già danneggiati dalle bombe della guerra, ora il terremoto ha fatto il resto”. (Vatican News - Italiano)

Il nunzio del Papa in Siria tra gli sfollati: «Dodici anni di guerra e ora il terremoto: le sanzioni ostacolano gli aiuti, qui si gela e la gente ha paura, è un test di umanità per tutti». (Corriere della Sera)