Il presidente di Harvard non esclude il ricorso alla polizia

Il Messaggero Veneto ESTERI

Il presidente ad interim di Harvard, Alan Garber, non ha escluso di poter chiamare la polizia per disperdere proteste di studenti pro- palestinesi sul campus pur precisando che l'universita' della Lega dell'Edera ha "una barra molto alta" quando si tratta di decidere il ricorso alle forze dell'ordine. Garber ha parlato dopo che ieri l'ateneo ha chiuso agli estranei l'Harvard Yard e sospeso il suo Comitato di Solidarieta' Palestinese, ordinando al gruppo studentesco di cessare ogni attivita' fino alla fine del semestre o rischiare l'espulsione permanente. (Il Messaggero Veneto)

Ne parlano anche altre fonti

Non si placano le proteste filo-palestinesi a anti israeliane in alcune delle maggiori università statunitensi. La newyorchese Columbia University, capofila delle proteste, ha annunciato che per il resto del semestre gli studenti potranno seguire le lezioni online, invece che in presenza. (Il Dubbio)

Si schierò dalla parte dei poliziotti figli di proletari contro gli studenti borghesi figli di papà». Nella sua rubrica «Oriente Occidente», Federico Rampini commenta gli scontri tra studenti e polizia durante le manifestazioni pro-Palestina che si sono tenute a New York. (Corriere TV)

Insieme agli Ebrei per … “Le nostre università investono nei più grossi produttori di armi e stanno attivamente facendo profitti con le bombe scaricate sulle donne e i bambini di Gaza. (Il Fatto Quotidiano)

Il leader dell'opposizione israeliana: "L'amministrazione Biden non può stare a guardare, deve intervenire" (LAPRESSE)

Sta crescendo la tensione nei college americani a causa delle virulente proteste pro Palestina che si sono verificate in questi giorni. In particolare, proprio alla New York University alcune centinaia di dimostranti si erano accampati, lasciandosi andare a “cori intimidatori e a diversi episodi antisemiti”: una situazione che, nella serata di ieri, ha portato la polizia a intervenire. (Panorama)

In un briefing con i giornalisti, ieri sera, il vicecapo della comunicazione della Columbia Ben Chang ha ribadito la preoccupazione dell’amministrazione («Sicurezza non è solo assenza di violenza, la protesta viola le regole») e il timore di persone esterne all’ateneo anche se quest’ultimo è ora chiuso a chi non ha un badge. (Corriere della Sera)