Pil Italia: altri guai all'orizzonte dopo crollo storico del 2020 (analisti)

Finanzaonline.com ECONOMIA

L’Italia registra la peggiore contrazione del PIL in tempi di pace.

“Gli sviluppi della crescita economica nel 1Q21 rimangono dipendenti dall’evoluzione della pandemia e delle misure di contrasto, ma i dati recenti non indicano alcun allentamento imminente”, prosegue l’economista di Ing che stima per l’intero 2021 un rimbalzo del PIL italiano di +3,3% con il recupero che inizierà nel secondo trimestre e accelererà solo nella seconda metà dell’anno

“Quello che sta diventando evidente è che i consumi privati sono il principale motore della contrazione economica – rimarca Paolo Pizzoli, senior economist di Ing – E con i contagi Covid in aumento risulta probabile che i blocchi locali portino a un’altra contrazione della crescita nel primo trimestre 2021”. (Finanzaonline.com)

Se ne è parlato anche su altri giornali

A livello mondiale, nel 2020, sono stati 1.871 quelli gravi di dominio pubblico, il 12% in più rispetto al 2019. Il 10% dei cyberattacchi ha sfruttato il tema Covid-19, nel mirino anche lo sviluppo dei vaccini. (Il Messaggero)

Il pil nel 2020 ha registrato una contrazione dell'8,9% rispetto al -8,8% stimato in precedenza, a causa dei pesanti effetti della crisi determinata dal Covid-19. Il quarto trimestre del 2020 ha avuto due giornate lavorative in meno del trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al quarto trimestre del 2019. (Milano Finanza)

Stando ai dati più aggiornati il prodotto interno lordo, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dell’1,9% rispetto al trimestre precedente e del 6,6% nei confronti del quarto trimestre del 2019. (Il Fatto Quotidiano)

Anche la variazione delle scorte ha contribuito positivamente alla variazione del Pil per 0,3 punti percentuali, mentre il contributo della domanda estera netta è risultato negativo per 1 punto percentuale Lo comunica l'Istat, ricordando che la stima del Pil diffusa il 2 febbraio scorso aveva registrato una diminuzione del 2% in termini congiunturali e del 6,6% in termini tendenziali. (AGI - Agenzia Italia)