Il mondo del calcio e della Juventus piange e ricorda l’icona Giampiero Boniperti

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Così l’iniziativa dei fan ha preso piede: intitolare l’Allianz Stadium a Giampiero Boniperti.

Perché Giampiero Boniperti amava la Juve immensamente

Due delle tante testimonianze che la giornata di ieri ha prodotto, perché Giampiero Boniperti era amato da tutti e resterà un esempio per tutti.

Il mondo del calcio e della Juventus piange e ricorda l’icona Giampiero Boniperti. vedi letture. Una giornata di quelle che indimenticabili. (TUTTO mercato WEB)

Su altri giornali

Quel Charles che quando Boniperti annunciò il suo ritiro disse solamente, commosso, «Io non credere» Qui vincere non è importante, è la sola cosa». (Corriere della Sera)

La storia racconta che gli fu suggerita da Piero Bianco, responsabile delle relazioni esterne della Juventus dal 1988 al 1994. Il primo a usarla – già nella prima metà del secolo scorso – sembra fosse stato Henry Russel “Red” Sanders, allenatore della squadra di football americano di UCLA (University of California Los Angeles) Parole che hanno accompagnato ogni vittoria bianconera e che sono diventate un marchio di fabbrica dei tifosi della Vecchia Signora. (LaPresse)

Insieme alla famiglia Agnelli , che da 98 anni possiede il club, Giampiero Boniperti è senz’altro la persona più importante e fondamentale della storia della Juventus. Ci volevano impegno e applicazione, perché non poteva essere semplicemente un gioco se muoveva così tanti quattrini e smuoveva sentimenti così profondi nelle persone (Tuttosport)

Richiesta accolta. Gli azzurri domenica alle 18.00 all’Olimpico contro i gallesi avranno il lutto al braccio, per omaggiare una leggenda del calcio nostrano (Calcio News 24)

Giampiero Boniperti, su suggerimento di uno suo collaboratore, fece propria la famosa frase: «Non è importante vincere, è l’unica cosa che conta», che diventò la didascalia alle imprese calcistiche della Juventus, una specie di timbro di fabbrica a Boniperti fu suggerita da un collaboratore. (IlNapolista)

Aggrappato a quel motto che lo ha reso celebre ("vincere è l’unica cosa che conta"), Boniperti ha costruito intorno alla sua Juve il mito di una squadra inossidabile, cattiva, affamata di vittoria e di potere. (QUOTIDIANO NAZIONALE)