Tim, oggi incontro con i sindacati e vertice politico sul futuro del dossier

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Un incontro con i sindacati, ma anche un vertice politico per chiarire la direzione che dovrà prendere il dossier Tim, sospeso fra il progetto conseguente al memorandum of understanding firmato a fine maggio da Cdp, Tim, Open Fiber, Kkr e Macquarie (che prevede un’offerta da parte di Cdp in veste di pivot sulla rete Tim da unire poi a Open Fiber), e, dall’altra parte, un progetto alternativo. Per il quale però non si conoscono e comprendono al momento bene i contorni. (Il Sole 24 ORE)

Su altre fonti

L’obiettivo è trovare entro fine dicembre una soluzione alternativa a quella definita negli accordi tra Tim e Cdp, per integrare l’infrastruttura dell’ex monopolista con Open Fiber. Il governo mette fine alla trattativa tra Tim e Cdp sulla rete unica per prendere direttamente in mano il dossier. (Corriere della Sera)

Addio memorandum, o forse arrivederci. (Milano Finanza)

TIM ha diramato ieri sera un comunicato con cui ha annunciato di essere aperta al confronto sulla rete con il governo. Così la nota: (Finanza.com)

“Tenendo conto delle priorità di valorizzare le risorse umane di Tim e dar attuazione ad una efficiente e capillare rete nazionale a controllo pubblico, il Governo intende promuovere un tavolo di lavoro che entro il 31 dicembre possa contribuire alla definizione delle migliori soluzioni di mercato percorribili per massimizzare gli interessi del Paese, delle società coinvolte e dei loro azionisti e stakeholder, tenendo conto delle normative esistenti a livello nazionale ed europeo e degli equilibri economici, finanziari ed occupazionali”. (Wall Street Italia)

La vittoria del 2002 – ha concluso Buttaro – è stata l’ultima del Brasile ma anche di una squadra sudamericana. Ne abbiamo parlato con il collega Emilio Buttaro, collaboratore di numerose testate e corrispondente del quotidiano per gli italiani all’estero “La Voce d’Italia”. (Europa Calcio)

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha più volte palesato l'intenzione di mantenere l'infrastruttura della rete, strategica, sotto controllo pubblico e di vendere altri asset di Tim per fare casse ed abbassare il debito lordo da 25 miliardi di euro (Il Fatto Quotidiano)