Roma: la maestra fa cantare ai bimbi l'inno giallorosso, proteste dei genitori laziali
Ma tra di loro non c’erano solo piccoli tifosi giallorossi, bensì anche laziali, i cui genitori hanno scatenato una bagarre non ritenendo giusto il gesto della docente.
Un alunno biancoceleste sarebbe addirittura scoppiato in lacrime mentre cantava il celebre inno di Antonello Venditti (con l’ausilio di un karaoke per seguire il testo della canzone).
La vittoria della Roma in Conference League arriva anche in una scuola elementare romana e suscita polemiche. (Corriere TV)
Su altre testate
– “Roma, Roma, Roma… core de ‘sta città, unico grande amore“. I bambini cantano l’inno della Roma e le famiglie laziali si arrabbiano, scrive oggi La Repubblica (V. (Giallorossi.net)
Come si legge su Repubblica.it non c’erano solo piccoli tifosi giallorossi ma anche laziali. I genitori di questi ultimi hanno scatenato una bagarre non ritenendo giusto il gesto della docente. (Pagine Romaniste)
Leggi anche:. . La Figc apre un’inchiesta sui calciatori della Roma per la festa del Circo Massimo – La scuola elementare Caterina Usai, in zona Talenti, nella Capitale, è finita al centro delle polemiche. (RomaNews)
MAESTRA – «Quel giorno sono entrati nella nostra classe dei ragazzi della quinta, vestiti con la maglia della Roma, e allora per stemperare la situazione abbiamo deciso di mettere l’inno. La stessa si è difesa così dalle accuse ai microfoni di Radiosei. (Lazio News 24)
La vittoria dei giallorossi in Conference League è arrivata anche in una scuola elementare romana e ha suscitato grandi polemiche nella Capitale. Proprio così come riporta Repubblica, i piccoli alunni della Scuola Caterina Usai di Roma, in zona Talenti, sarebbero stati costretti a intonare l'inno della squadra in classe dalla maestra. (ilGiornale.it)
Ma tra di loro non c’erano solo piccoli tifosi giallorossi, bensì anche laziali, i cui genitori hanno scatenato una bagarre non ritenendo giusto il gesto della docente. La vittoria della Roma in Conference League arriva anche in una scuola elementare romana e suscita polemiche. (il Fatto Nisseno)
