Giorgia Meloni: un'agenda fittizia e la questione dell'antifascismo

La Premier Giorgia Meloni è stata oggetto di ironia nel mattin show "Viva Rai 2" di Fiorello, dove è stata presentata un'agenda fittizia della Premier. "Ecco l’agenda Meloni, fresca fresca. Questa la prima pagina: Giorgia Premier, con cuore mi raccomando. Premier Giorgia, Giorgia Premier, viva la Premier; insomma, le piace il suo lavoro!" ha ironizzato lo showman.

Le 'priorità del governo' secondo Fiorello

Fiorello ha poi proseguito leggendo le presunte 'priorità del Governo' secondo l'agenda fittizia. Tra queste: ascoltare la registrazione del Dalai Lama che legge il monologo Scurati; oscurare uno scrittore a caso di destra per sembrare democratici; spostare la Bortone a 'La prova del cuoco', ma non c’è più, quindi solo spostarla; mandare una scatola di peperone crusco alla Schlein; guardare a loop Basilicata Coast to Coast.

Il dibattito sull'antifascismo

Prima ancora della polemica su Antonio Scurati – censura sì, censura no –, prima ancora del dibattito se la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il suo partito Fratelli d’Italia riconoscano o no il 25 aprile come giorno-chiave di riscatto e rinascita democratica dell’Italia e l’antifascismo come religione laica sulla quale si è basata la ricostruzione morale e civile del Paese, prima ancora delle divisioni tutte politiche sul significato e sull’eredità di fascismo e antifascismo al giorno d’oggi, dovrebbero esserci le premesse di partenza, storiche, pacifiche, comuni e valide per tutti.

La vicenda di Antonio Scurati

Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha commentato così la vicenda di Antonio Scurati e l’attacco dei cani assassini. “Allora ragazzi, partiamo da un signore che si chiama Antonio di nome e Scurati di cognome. Agli italiani non frega un caz, assolutamente nulla della vicenda Scurati. Gli italiani, quelli che sono in macchina in questo momento, quelli che ascoltano il podcast, hanno altre cose a cui pensare."

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