L’obiettivo era raggiungere il consolato americano ma alla fine di via Caracciolo, i circa 300 studenti scesi in piazza per manifestare in favore del popolo palestinese hanno trovato un massiccio schieramento delle forze dell’ordine. Quando il corteo ha tentato di oltrepassare il cordone per raggiungere piazza della Repubblica, gli agenti hanno reagito con una “manovra di respingimento”. È stato…
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Altri dettagli:
“Nahlal è sorta al posto di Mahlul, il kibbutz Givat al posto di Jibta, quello di Sarid è dove prima c’era Huneifis. E Kfar Yehushu’a sorge sulle rovine di Tal al-Shumman”, spiegava Moshe Dayan agli studenti del Technion di Haifa, quasi 50 anni fa. “Non c’è un solo luogo costruito in questo paese che non abbia avuto una popolazione araba”. Nel 1947 esistevano 418 villaggi palestinesi; tre anni più tardi sarebbero scomparsi dalle carte geografiche, sostituiti da 161 insediamenti ebraici.
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Non si ferma la protesta studentesca a sostegno della Palestina iniziata lunedì e che ieri sera è andata avanti con il corteo e la fiaccolata in memoria della Nakba, l'esodo palestinese... Leggi tutta la notizia
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“Nahlal è sorta al posto di Mahlul, il kibbutz Givat al posto di Jibta, quello di Sarid è dove prima c’era Huneifis. E Kfar Yehushu’a sorge sulle rovine di Tal al-Shumman”, spiegava Moshe Dayan agli studenti del Technion di Haifa, quasi 50 anni fa. “Non c’è un solo luogo costruito in questo paese che non abbia avuto una popolazione araba”. Nel 1947 esistevano 418 villaggi palestinesi; tre anni più tardi sarebbero scomparsi dalle carte geografiche, sostituiti da 161 insediamenti ebraici.
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Di Elena Coatti Nonostante la pioggia, decine di persone hanno accolto l’invito di “Ferrara per la Palestina” a scendere in piazza per chiedere un immediato cessate il fuoco a Gaza. Il 15 maggio è un giorno significativo, perché segna l’anniversario della Nakba del 1948 quando più di 700mila palestinesi furono costretti ad abbandonare la propria terra dopo la fondazione dello stato di Israele. “Molti dei palestinesi in fuga portarono con sé le chiavi della loro casa, come promessa…
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Tra i volti più noti dell’accademia statunitense, l’avvocata palestinese Noura Erakat è docente alla Rutgers University dove si occupa di diritto internazionale, giustizia sociale e critical race theory. È tra le fondatrice del think tank Jadaliyya. In questi giorni ha tenuto conferenze all’Università La Sapienza di Roma e all’Orientale di Napoli. Ieri si commemorava la Nakba del 1948. Da decenni i palestinesi parlano di «Nakba che continua» e oggi assistiamo a eventi che finora…
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Il corteo per la Palestina a Napoli, con la partecipazione di circa seicento studenti, ha provato a raggiungere la sede del consolato Usa, protetta da un ingente schieramento di forze dell'ordine. La polizia, che era in tenuta antisommossa, ha costituito un vero e proprio cordone di sicurezza intorno alla struttura attuando una manovra di respingimento.
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Nuovo corteo per la Palestina a Napoli, con la partecipazione di circa seicento studenti che hanno provato a raggiungere la sede del consolato Usa, protetta da un ingente schieramento di forze dell'ordine. La polizia, che era in tenuta antisommossa, ha formato un vero e proprio cordone di sicurezza intorno alla struttura attuando una manovra di respingimento. I manifestanti sono restati a lungo in zona urlando slogan in favore della comunità di Gaza
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Sono circa 600 gli studenti in corteo che si stanno dirigendo verso il consolato americano in piazza della Repubblica a Napoli. I giovani esprimono solidarietà alla Palestina e ricordano i 78 anni della Nakba, ovvero l'esodo palestinese del 1948. Gli studenti, con striscioni e cartelloni, sono partiti da Porta di Massa. Il consolato americano è protetto da uno schieramento di forze dell'ordine. Il corteo si sta svolgendo in maniera tranquilla.
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Video suggerito A cura di Giuseppe Cozzolino Nuovo corteo pro-Palestina a Napoli per chiedere la fine della guerra: giovani, studenti e attivisti hanno sfilato per le vie cittadine con le bandiere dello stato palestinese chiedendo lo stop al genocidio a Gaza. Il corteo ha attraversato il quartiere di Chiaia e si è spostato poi verso piazza Vittoria, e da lì verso il lungomare. Traffico veicolare in tilt per la presenza dei manifestanti sulla carreggiata.
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Secondo l'Unrwa dal 6 maggio almeno 450mila palestinesi sono stati costretti ad abbandonare Rafah, incalzati dall'avanzata da est dell'esercito israeliano. In difficoltà gli ospedali della città di confine. Ancora decine di vittime nei bombardamenti israeliani su tutta la Striscia PUBBLICITÀ Nel giorno in cui ricorre il 76esimo anniversario della Nakba palestinese, gli abitanti di Gaza temono più che mai di star vivendo una seconda…
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Mentre la guerra nella Striscia di Gaza e i ripetuti ordini di evacuazione dell’esercito israeliano hanno costretto i civili a lasciare più volte le loro case e rifugi, i palestinesi di tutto il Medioriente ricordano la Nakba (‘la catastrofe’ in arabo) successiva alla creazione dello Stato di Israele nel 1948. Si stima che 700mila palestinesi furono costretti a fuggire, tanti cacciati dalle proprie abitazioni, ora nel territorio di Israele.
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In Cisgiordania migliaia in piazza per ricordare la Nakba Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)
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Ogni anno, il 15 maggio, il popolo palestinese ricorda la Nakba, letteralmente disastro o catastrofe. Settantasei anni fa, 700mila palestinesi vennero cacciati dalle proprie case dal nuovo Stato di Israele. Era il 1948, l’anno in cui la Palestina perse la guerra contro Israele. Il 15 maggio è il ricordo di una sconfitta, ma anche l'inizio delle violenze e delle persecuzioni
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In Cisgiordania in migliaia in piazza per celebrare la Nakba 15 maggio 2024 Milano, 15 mag. - I palestinesi marciano a Ramallah per celebrare il 76° anniversario della Nakba, la "catastrofe" che per loro rappresentò la creazione di Israele nel 1948. Durante la Nakba, circa 760.000 arabi palestinesi fuggirono o furono cacciati dalle loro case.
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L'attaccamento dei palestinesi alla propria terra "sconfiggerà tutti i tentativi di sfollamento continuati dopo la Nakba, non ultimi i piani per sfollare la nostra gente a Gaza". Lo ha detto il premier di Ramallah Muhammad Mustafa nella ricorrenza della 'Nakba' (Catastrofe) - la nascita di Israele nel 1948 e l'esodo di circa 700mila palestinesi dalle loro terre - che viene ricordata oggi in tutti i Territori.
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Sono passati 76 anni dalla Nakba, il disastro della nascita di Israele, il 15 maggio 1948, sul territorio dei nativi palestinesi. Di Angela Lano, da InfoPal Da allora, sono 76 anni di pulizia etnica contro i Palestinesi, di “genocidio incrementale”, di genocidio nella Striscia di Gaza. 76 anni di morti, feriti, espropri e distruzioni. 76 anni di fake israeliane (hasbara) scritte nei libri di testo, “riveduti e corretti” in modo tale da far prevalere la versione degli uni – Israele – contro quella degli…
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L’attuale sfollamento forzato di quasi due milioni di palestinesi e le massicce distruzioni di proprietà e infrastrutture civili nella Striscia di Gaza occupata fanno luce sulla spietata politica israeliana di sfollamento dei palestinesi e sul continuo rifiuto, da parte di Israele, di rispettare il loro diritto al ritorno negli ultimi 76 anni. È quanto ha dichiarato Amnesty International oggi, in occasione del Giorno della Nakba (“la Catastrofe”), in cui si commemora lo sfollamento di…
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Gli arabi, con i loro beni sulla testa, fuggono da un villaggio non identificato in Galilea circa cinque mesi dopo la creazione dello stato di Israele. I palestinesi commemorano il 14 maggio il 50° anniversario della “Nakba” (Catastrofe, in arabo) che segnò la creazione di Israele e l’esodo di 700.000 profughi palestinesi dalla loro terra. (AFP)
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Cosa significa, oggi, ricordare la “Nakba” tra arabi e Israele Il 15 maggio ricorre l’anniversario della Nakba, il ricordo dell’esodo della popolazione araba dai territori del nascente Stato d’Israele, attaccato da più paesi. L'intervento di Giordana Terracina. Oggi, 15 maggio, ricorre l’anniversario della Nakba, catastrofe, il ricordo dell’esodo della popolazione araba dai territori del nascente Stato d’Israele.
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Spiega l'enciclopedia Treccani che questo è il nome «con cui si indica, nella storiografia araba contemporanea, l’esodo forzato di circa 700.000 arabi palestinesi dai territori occupati da Israele nel corso della prima guerra arabo-israeliana del 1948 e della guerra civile che la precedette». L’Onu aveva fatto un piano di partizione secondo cui il 56 per cento del territorio doveva essere concesso agli ebrei e il resto ai palestinesi.
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