Quando un problema è grande, meglio spacchettarlo. Ed è quello che sta provando a fare Mario Draghi, concentrando la sua mediazione tra Russia e Ucraina allo sblocco dei porti sul Mar Nero dove sono depositati milioni di quintali di grano che dovrebbero partire per i mercati mondiali e invece sono bloccati dalla guerra, minacciando una crisi alimentare globale a partire dai paesi più poveri del mondo
Leggi
Il presidente ucraino ha anche detto di aver sollevato la questione dell’approvvigionamento di carburante e il rischio di crisi alimentare. Zelensky «ha informato [il presidente del Consiglio] sulla situazione al fronte», ha scritto su Twitter. Una richiesta su cui la maggioranza che sostiene il governo Draghi si è divisa, con l’opposizione all’invio di ulteriori armi del Movimento 5 Stelle e della Lega.
Leggi
Zelensky, secondo quanto riferito da Palazzo Chigi, ha espresso apprezzamento per l'impegno da parte del governo italiano e ha concordato con Draghi di continuare a confrontarsi sulle possibili soluzioni. Ieri il colloquio tra Draghi e Putin. Ieri il presidente del Consiglio ha sentito invece il presidente della Russia, Vladimir Putin: "Non ho visto spiragli di pace”, ha commentato Mario Draghi durante una conferenza stampa Il presidente dell’Ucraina ha poi aggiunto…
Leggi