Il ritorno del Redditometro: uno strumento per stanare gli evasori

Il Redditometro, uno strumento introdotto nel 2010 durante il governo Berlusconi, è stato recentemente rilanciato dal vice ministro dell'Economia, Maurizio Leo. Questo meccanismo, utile per individuare gli evasori fiscali nel nostro Paese, sarà nuovamente utilizzato dall'Agenzia delle Entrate.

Un'analisi dettagliata delle spese

L'obiettivo del Redditometro è di verificare la coerenza tra il reddito dichiarato dai contribuenti e il loro stile di vita. Per fare ciò, l'Agenzia delle Entrate analizzerà una serie di voci di spesa, che vanno dall'abbigliamento agli oggetti d'arte o antiquariato, dalle bollette ai medicinali, dall'argenteria alle spese del mutuo o per il telefono, dalle cene fuori casa agli abbonamenti pay-tv, alle spese per barbieri, istituti di bellezza, giochi e addirittura il mantenimento di un cavallo.

La determinazione sintetica del reddito

Il Redditometro si basa sulla "determinazione sintetica" del reddito, un metodo che, come spiega l'Agenzia delle Entrate, si basa "sul contenuto induttivo di elementi indicativi di capacità contributiva desunto dall'analisi di campioni significativi di contribuenti, differenziati anche in funzione del nucleo familiare e dell'area territoriale di appartenenza". In pratica, se una persona e la sua famiglia hanno speso molto più di quanto hanno dichiarato, potrà scattare l'accertamento.

Un controllo retroattivo a partire dal 2016

Con la reintroduzione del Redditometro, potranno essere controllati tutti i redditi a partire dal 2016. Questo significa che l'Agenzia delle Entrate potrà calcolare il reddito accertabile di un contribuente a partire dalle sue spese effettuate negli ultimi otto anni. Se le spese superano il reddito dichiarato, l'Agenzia delle Entrate potrà procedere con un accertamento fiscale.

Il ritorno del Redditometro rappresenta un ulteriore strumento a disposizione del Fisco per contrastare l'evasione fiscale nel nostro Paese. Tutti i contribuenti sono quindi invitati a prestare attenzione alla coerenza tra le proprie spese e il reddito dichiarato.

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