Proteste in Georgia contro la legge russa: un passo indietro verso l'Europa

Nika Gvaramia, giornalista georgiano e dissidente, ha espresso la sua preoccupazione per l'attuale governo georgiano, che sembra spostarsi sempre più verso la Russia. Gvaramia, che è stato ministro per due volte tra il 2008 e il 2009, sostiene che il governo sia composto da oligarchi e che siano necessarie sanzioni per contrastarlo.

La legge russa

In Georgia, la cosiddetta "legge russa" si riferisce alla norma sugli "agenti stranieri".

Questa legge, che ha suscitato proteste di massa nel paese caucasico, è vista come un tentativo di imitare il modello del Cremlino. Gvaramia sostiene che, dopo il discorso di lunedì, la "legge russa" non è l'unico problema con un governo che si sposta sempre di più verso la Russia.

Messaggio di Kvara alla Georgia

Kvara, un noto personaggio pubblico in Georgia, ha espresso il suo amore per il paese e ha sottolineato l'importanza di dare più valore agli esseri umani.

Ha dichiarato che è difficile per lui osservare ciò che sta accadendo nel suo paese e ha espresso chiaramente la sua opinione che la Georgia merita di far parte dell'Europa. Kvara ha esortato tutti i georgiani a rimanere uniti e felici, come il 26 marzo, e ha affermato che tutte le sue attività e traguardi sono per il successo e il futuro europeo della Georgia.

Proteste contro la legge russa

Le proteste in Georgia contro la "legge russa" continuano.

Questa legge, che è vista come un tentativo del governo di approvare la norma sugli "agenti stranieri", allontanerebbe il Paese dal percorso verso l'ingresso nell'Unione europea. Migliaia di persone sono scese nuovamente in piazza a Tbilisi chiedendo che l'esecutivo ritiri la contestata legge.

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