L'impatto della direttiva Case Green sull'Italia

L'Italia si prepara ad accogliere la Direttiva Case Green, nonostante i dubbi espressi a più riprese dal nostro Governo. La direttiva entrerà formalmente in vigore il 28 maggio, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale all'inizio del mese. Il disegno di legge di delegazione europea per il 2024, che sarà licenziato nel Consiglio dei ministri di oggi per poi andare in Parlamento, prevede il recepimento dei principi della Energy performance of buildings.

Il percorso verso il recepimento

L'Italia si sta già preparando per incardinare il percorso che porterà al recepimento della direttiva. Questo processo richiederà un impegno significativo, considerando che oltre l'80% degli immobili in Italia sono obsoleti. Per l'attuazione della direttiva Case Green e quindi la riqualificazione del patrimonio immobiliare nazionale, saranno necessari investimenti tra gli 800 e i mille miliardi di euro.

Cosa prevede la direttiva

La direttiva Case Green prevede che a partire dal 2030 tutti i nuovi edifici residenziali dovranno essere costruiti per essere a emissioni zero, mentre per gli edifici pubblici lo standard si applicherà dal 2028. Questo rappresenta una sfida significativa per l'Italia, considerando l'attuale stato del suo parco immobiliare.

L'impatto sociale della direttiva

La direttiva sull'efficienza energetica degli edifici, nota come Case green, avrà un impatto sociale enorme. Secondo un'analisi di Deloitte, per raggiungere gli obiettivi imposti dall'Unione Europea, all'Italia serviranno tra gli 800 e i 1000 miliardi di euro. Questa cifra, pari a tre Pnrr, è destinata a trasformare radicalmente il panorama immobiliare italiano. L'obiettivo finale della direttiva europea è raggiungere un parco edifici neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050.

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