Richiesta di processo per Daniela Santanchè, ministra del Turismo, per presunta truffa sui fondi Covid

La procura di Milano ha recentemente richiesto un processo per Daniela Santanchè, ex presidente del gruppo Visibilia fino a gennaio 2022, in relazione a una presunta truffa ai danni dell'Inps sui fondi Covid intascati dal gruppo. La notizia, ampiamente attesa, è stata diramata nel primo pomeriggio di ieri con una nota firmata dal procuratore di Milano Marcello Viola.

Reazioni politiche

Dopo la divulgazione della notizia, è cominciato il consueto balletto di dichiarazioni, con le opposizioni che, in coro, chiedono le dimissioni della ministra del Turismo e la maggioranza che si dimena in sua difesa, tra professioni di garantismo e dichiarazioni di assoluta serenità e fiducia nel corso della giustizia.

La posizione di Tajani

Il vicepremier Tajani ha dichiarato: “Quando sarà opportuno la decisione la prenderemo. La cosa non imbarazza il governo. Io sono garantista e lo sono stato anche con Decaro. Credo che i cittadini vogliano soluzioni non litigate. Non mi sono mai accanito contro nessuno e non ho usato politicamente la vicenda Decaro. Il governo va avanti, basta vedere i risultati, giro l’Italia e vedo che sul governo c’è un largo consenso."

Le accuse

Le accuse riguardano l'uso della cassa integrazione per il Covid nel gruppo Visibilia, che sono ormai venute al pettine. Il Fatto se l’aspettava sin dal 5 novembre 2022 quando, a poche settimane dal giuramento del governo Meloni, aveva rivelato che la ministra del Turismo nonché senatrice di Fratelli d’Italia, Daniela Santanchè, aveva utilizzato sino a novembre 2021 i fondi per il Covid.

La vicenda è ancora in corso e le indagini proseguono. La decisione finale sarà presa quando sarà opportuno, come dichiarato dal vicepremier Tajani. Nel frattempo, il governo continua a lavorare per il bene del paese, cercando di mantenere un clima di serenità e fiducia nel corso della giustizia.

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