L'aggressione a Chef Rubio: una spedizione punitiva

Gabriele Cherubini, meglio conosciuto come Chef Rubio, è stato vittima di un brutale pestaggio che non ha alcuna giustificazione possibile. La solidarietà nei suoi confronti deve essere totale, senza bisogno di aspettare di capire chi e perché lo abbia aggredito.

L'interrogatorio e l'identikit degli aggressori

Chef Rubio è stato interrogato per quasi un'ora dalla Digos. Ha fornito una descrizione dettagliata dei suoi aggressori, che sarà inclusa nell'informativa attesa dalla procura di Velletri. Successivamente, verrà aperto un fascicolo sull'aggressione avvenuta la sera del 15 maggio.

Dettagli dell'aggressione

Secondo quanto riferito da Rubio, l'aggressione è stata particolarmente violenta, scandita da sessanta pugni, una martellata in testa e colpi di mattoni. Ha descritto l'evento come una "spedizione punitiva" nei suoi confronti, mostrando il suo volto tumefatto sui social media.

Le accuse di Rubio

Rubio ha affermato che gli aggressori sarebbero stati "gli ebrei sionisti". Questa accusa ha suscitato molte preoccupazioni e controversie, alimentando ulteriori indagini sulla questione.

L'aggressione a Chef Rubio ha scosso l'opinione pubblica e ha sollevato importanti questioni sulla sicurezza e sul rispetto dei diritti umani. Mentre le indagini continuano, la solidarietà nei confronti di Rubio rimane forte e incondizionata.

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