Gazzetta del Sud 3/4/2018
Una sentenza di morte per l’avvocato accusato non solo di aver difeso l’omicida di due affiliati, ma soprattutto di averne favorito la latitanza. Il codice della ’ndrangheta non perdona, neanche il legale che in passato aveva difeso i vertici del clan. E la stessa vittima ne era consapevole: «Adesso…
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