Il dibattito europeo si concentra su Ursula von der Leyen

Nel recente dibattito in Eurovisione, un evento stile americano che mette a confronto i candidati di punta dei partiti europei per la presidenza della prossima Commissione, l'attenzione si è concentrata su Ursula von der Leyen. La presidente uscente dell'esecutivo comunitario è stata al centro delle critiche per aver aperto la porta del governo europeo alla destra radicale, a partire dal partito della premier italiana Giorgia Meloni.

Le critiche a von der Leyen

La questione delle alleanze post-elettorali è stata un punto di frizione. Nessuno dei presenti ha apprezzato che von der Leyen abbia aperto la porta del governo europeo alla destra radicale. In particolare, è stata criticata per aver elogiato Giorgia Meloni, la premier italiana.

Le elezioni europee e le loro conseguenze

Le elezioni europee del 6-9 giugno stanno agitando la politica Ue e rischiano di ridisegnare la geografia delle grandi famiglie politiche d’Europa. È altamente improbabile che il voto per il prossimo presidente della Commissione Ue possa prescindere dai socialisti di S&D e dai liberali di Renew, ma è indubbio che il futuro Parlamento Ue penderà a destra come mai era successo.

Il dibattito alla presidenza della Commissione europea

Giovedì pomeriggio si è svolto al Parlamento il dibattito in Eurovisione tra i candidati alla presidenza della Commissione europea. Hanno partecipato al dibattito Walter Baier (Austria), Sinistra europea, Sandro Gozi (Italia), Renew Europe Now, Ursula von der Leyen (Germania), Partito popolare europeo (PPE), Terry Reintke (Germania), Verdi europei, e Nicolas Schmit (Lussemburgo), Partito del socialismo europeo (PSE). Il dibattito è stato organizzato dall’Unione europea di radiodiffusione (UER) in collaborazione con i partiti politici europei e il Parlamento europeo.

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