Tensioni in Medio Oriente: attacchi aerei su Rafah e Gaza City

Raid aerei su Rafah e Gaza City

Almeno 27 persone sono morte a seguito dei bombardamenti notturni israeliani su Rafah e Gaza City, secondo quanto riportato da Al Jazeera. Tra le vittime, secondo i funzionari sanitari palestinesi, ci sono sei donne e cinque bambini, tra cui un neonato di soli cinque giorni.

Soccorsi dopo il crollo di un edificio

I primi momenti dopo il crollo di una casa colpita dai bombardamenti israeliani a Tal Al-Sultan, a ovest di Rafah, sono stati di caos. I soccorritori hanno cercato di scavare tra le macerie, anche a mani nude, per cercare i superstiti.

Tensioni interne in Israele

Il governo israeliano è diviso sull'accordo con Hamas e sull'offensiva a Rafah. Alcuni ministri israeliani hanno minacciato di lasciare il governo mentre il Paese negozia un accordo per la liberazione degli ostaggi che sono ancora nelle mani di Hamas e prepara un'offensiva di terra a Rafah. Questo ha aumentato ulteriormente la pressione sul primo ministro Benjamin Netanyahu, che deve gestire le crescenti tensioni interne e le preoccupazioni internazionali sulla guerra a Gaza.

Priorità del rilascio degli ostaggi

Benny Gantz, ministro del Gabinetto di Guerra, ha affermato che, sebbene un'operazione dell'esercito a Rafah "sia importante nella lunga lotta contro Hamas, il ritorno a casa dei nostri ostaggi - abbandonati dal governo il 7 ottobre - è urgente e di ben maggiore importanza". Gantz, il cui partito di Unità Nazionale si è unito al governo pochi giorni dopo l'attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre che ha innescato i combattimenti in corso, ha espresso queste parole sul Times of Israel.

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