ROMA – E' morto all'età di 81 anni l'imprenditore Gianpietro Benedetti, alla guida, come presidente del Gruppo Danieli di Buttrio (Udine), tra i leader mondiali nella progettazione e costruzione di impianti siderurgici e tra i primi tre produttori europei di acciaio. Benedetti era entrato alla Danieli come disegnatore tecnico nel 1961. E, come ricorda il Messaggero Veneto, raccontò che il primo giorno fu rispedito a casa perché non aveva portato con se i compassi.
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L'addio a Gianpietro Benedetti, presidente della Danieli
Gianpietro Benedetti, presidente della Danieli e di Confindustria Udine, è morto inaspettatamente. La notizia ha lasciato un senso di smarrimento tra i dipendenti del gruppo. Camilla Benedetti, figlia di Gianpietro e presidente di Abs, e Giacomo Mareschi Danieli, Ceo di Danieli, hanno inviato un messaggio ai dipendenti per esprimere il loro cordoglio.
Un messaggio di cordoglio
Il messaggio, intriso di sentimenti diversi, è stato scritto con parole difficili, scelte con cura. Il testo mirava a lenire il senso di smarrimento provato da molti dopo la terribile quanto inattesa notizia della morte del presidente Benedetti.
La successione alla Danieli
Nonostante la scomparsa inaspettata di Benedetti, la governance dell’azienda non è in discussione. Benedetti aveva già individuato in Giacomo Mareschi Danieli e Rolando Paolone i due amministratori delegati, e nella figlia Camilla, presidente di Abs, la vicepresidente del Gruppo. Tuttavia, la successione andrà aperta. Sarà il consiglio di amministrazione, nella prima seduta utile, ad affrontare il tema dell’individuazione del nuovo presidente.
Il lutto dei lavoratori
Il giorno dopo la morte del presidente Benedetti, la Danieli di Buttrio si presentava con bandiere a mezz’asta e un viavai di lavoratori con gli sguardi bassi. Anche all’Abs, l’acciaieria del gruppo a Cargnacco, le bandiere erano state tutte abbassate per il lutto che in queste ore vivono i dipendenti della multinazionale friulana. Migliaia di persone hanno varcato i cancelli aziendali in un silenzio quasi surreale, rotto solo dalle auto in transito sulla statale che fiancheggia il sito, una vera e propria città, anche dal punto di vista “demografico” considerate le quasi 2.000 persone che ci lavorano.
