Intimidazioni agli amministratori: un'ombra sulla democrazia italiana

Nel 2023, l'Italia ha assistito a un preoccupante aumento delle intimidazioni e delle minacce rivolte ai suoi amministratori pubblici. Questo fenomeno ha colpito sindaci, assessori, consiglieri comunali e municipali, amministratori regionali e dipendenti della pubblica amministrazione.

Follonica nel mirino

Tra i casi più emblematici, spicca quello del comune di Follonica, dove l'assessore Mirjam Giorgieri e altri membri della giunta sono stati oggetto di ripetuti attacchi sui social media. Il sindaco Andrea Benini ha commentato la situazione nel rapporto di Avviso Pubblico, sottolineando che purtroppo questa situazione va avanti da molto tempo.

Sicilia: terra di violenza

La Sicilia si è rivelata una delle regioni più colpite, con Palermo tra le province più bersagliate. Nel 2023, sono stati registrati 315 atti di minaccia e violenza rivolti alla pubblica amministrazione. Questo dato pone la Sicilia tra le prime tre regioni italiane per numero di casi.

Calabria: il triste primato

Tuttavia, la Calabria detiene il triste primato di regione con il maggior numero di intimidazioni. Servire la comunità in questa regione si è rivelato particolarmente pericoloso, con un atto intimidatorio registrato ogni 28 ore.

Questi dati, raccolti da Avviso Pubblico, gettano una luce inquietante sulla democrazia italiana, sottolineando la necessità di proteggere coloro che si impegnano a servire la comunità. La lotta contro queste intimidazioni è fondamentale per garantire la sicurezza degli amministratori pubblici e il corretto funzionamento della nostra società.

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