Il dottor Gasparoni, 73 anni di Zero Branco, noto endocrinologo aveva lanciato il suo proclama contro la vaccinazione usando la carta intestata della clinica privata, in cui esercita in regime di libera professione. Quell'appello No vax a disertare il vaccino, proprio nei giorni in cui il governo spinge per la quarta dose, gli è costato la sospensione della convenzione con il Centro di Medicina di Montebelluna
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Oggi ha però espresso il proprio "estremo rammarico per gli echi generati dalla mia personale valutazione e posizione medica" sui vaccini e i loro effetti, aggiungendo di non avere mai voluto "rappresentare le valutazioni e posizioni" della struttura sanitaria in cui opera L'istituto privato ha annunciato il deposito di una denuncia per l'utilizzo improprio del logo aziendale ed i potenziali danni che da questo possono derivare.
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Come don Abbondio i soldi fanno soldi Alla fine vi è il mio nome e cognome e comunque è un allegato ad una relazione medica firmata. Meglio un rito sciamanico!”, è una delle parti della missiva. Nel mestiere, oltre ad una relazione, rilascio spesso indicazioni, diete, preparazione a terapie particolari, quasi sempre su carta intestata del centro dove lavoro. Se tre dosi non sono servite, servirà la quarta?
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Non possiamo sospendere noi il professionista, è un passo che spetta all’Ordine dei Medici di Treviso, al quale l’abbiamo segnalato». — l’esordio del messaggio alla popolazione — o pensateci dopo aver letto le mie considerazioni, condivise da molti medici e sanitari, non solo no vax. Quanto all’utilizzo della carta intestata della clinica, Guarini conviene: «Dev’essere inerente all’attività svolta dal professionista nella struttura interessata La prima a prendere le distanze è l’Usl Marca Trevigiana: «Non è un…
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È il caso del dottor Pietro Gasparoni, 73 anni, di Zero Branco, endocrinologo molto noto e stimato nel trevigiano. E poi ritengo non corretto utilizzare la carta intestata del centro dove lui opera senza l'autorizzazione del centro stesso» Alle spalle ha quasi 50 anni di carriera nei reparti di ospedalieri di Medicina Interna e oltre 200 pubblicazioni. Il suo appello No vax ha fatto il giro dei social: da Facebook a Instagram, attraversando i gruppi di antivaccinisti.
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