"Il redditometro è sempre stato uno strumento residuale, utilizzato solo quando l'amministrazione finanziaria non ha alcun elemento per ricostruire il reddito di un contribuente, come nel caso degli evasori totali che non hanno presentato la dichiarazione, non hanno redditi, ma dimostrano di avere una significativa capacità di spesa". Lo ha detto all'ANSA il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, durante un evento pubblico di cui è stato relatore.
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Conte critica il governo per la reintroduzione del redditometro
Giuseppe Conte e il redditometro
Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 stelle, ha recentemente criticato il governo per la reintroduzione del redditometro, definendolo uno strumento obsoleto. Secondo Conte, il governo attuale è composto da dilettanti che non comunicano tra loro.
Le critiche di Meloni
Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, si è svegliata e ha espresso la sua opposizione al redditometro, nonostante il suo viceministro Leo l'abbia introdotto. Meloni, che in passato si era opposta al grande fratello fiscale, ora si trova a dover affrontare la reintroduzione di questo strumento che considera obsoleto.
La visione di Conte
Conte sostiene che il suo movimento è a favore di un regime fiscale trasparente e innovativo, in contrasto con l'approccio del governo attuale. Ha espresso la sua preoccupazione per il fatto che il governo non sembra avere una visione chiara e coerente, con membri che non comunicano tra loro.
Leva militare e altre questioni
Oltre alla questione del redditometro, Conte ha commentato anche altre questioni, come la proposta di reintroduzione della leva militare, che ha lasciato tiepida la stessa maggioranza. Ha criticato le uscite estemporanee sulla scia di Vannacci per qualche voto in più.
Conte ha espresso la sua preoccupazione per la direzione che sta prendendo il governo, criticando la reintroduzione del redditometro e la mancanza di comunicazione tra i membri del governo. Ha sottolineato l'importanza di un regime fiscale trasparente e innovativo, e ha espresso la sua opposizione a decisioni prese senza una visione chiara e coerente.
"Giorgia Meloni si sveglia e si scaglia contro il redditometro scoprendo che il suo viceministro Leo l'ha introdotto nottetempo. Ora reintroducono questo strumento obsoleto, sono dilettanti allo sbaraglio che non si parlano fra di loro. Noi siamo per regime fiscale trasparente e innovativo. Leva militare? Proposta che lasciato tiepida la stessa maggioranza. Sono uscite estemporanee sulla scia di Vannacci per qualche voto in piu'".
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Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani si è detto contrario al redditometro e ha annunciato che venerdì in consiglio dei ministri chiederà di revocare il decreto ministeriale che prevede il ritorno di questo strumento contro l'evasione fiscale. "È un simbolo del fisco che opprime, bisogna abolirlo", ha detto Tajani.
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Cresce la polemica sul nuovo Redditometro appena introdotto con decreto a firma del viceministro all’Economia Maurizio Leo mentre arriva la marcia indietro del governo: questa mattina la Premier Giorgia Meloni ha scritto sui social che «se saranno necessari cambiamenti sarò io la prima a chiederli». Tante le spese che il Fisco potrà mettere sotto la lente molte legate alla vita quotidiana e poche…
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"Mai nessun "grande fratello fiscale" sarà introdotto da questo Governo. Sono sempre stata contraria a meccanismi invasivi di redditometro applicati alla gente comune. L'attuazione della delega fiscale, portata avanti in particolare dal Vice Ministro dell'Economia Leo, è fino ad ora andata nella direzione di migliorare il rapporto tra Stato e cittadino, tutelare i lavoratori onesti e contrastare la grande evasione, quella, per intenderci, dei sedicenti nullatenenti con ville, barca e…
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La premier: "Mi confronterò con viceministro Leo, se necessari chiederò cambiamenti" “Mai nessun ‘grande fratello fiscale’ sarà introdotto da questo Governo. Sono sempre stata contraria a meccanismi invasivi di redditometro applicati alla gente comune”. Così la premier Giorgia Meloni su Facebook, tornando sulle polemiche legate al redditometro e alle divisioni sul tema registrate ieri nella maggioranza.
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«Chi non ha nulla da nascondere non ha nulla da temere». Lo diceva anche George Orwell nel suo capolavoro 1984. E, in buona sostanza, lo dice anche il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, che ha avallato la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto ministeriale attuativo del cosiddetto «redditometro», ossia della disciplina dell'accertamento sintetico come riformata dal governo Renzi e poi messa in freezer dal governo Conte I tra Lega e M5s.
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