L'ombra dell'Isis su Mosca, il Cremlino sapeva?

La tensione interna in Russia si intensifica, con il presidente Putin che sostiene la narrazione imposta nel paese. Tuttavia, l'ondata di sentimenti anti-migranti seguita alla strage al Crocus rappresenta un rischio per la stabilità del paese.

Il gioco di potere del Cremlino

"Nella partita a scacchi del potere, adesso al Cremlino hanno scelto una difesa siciliana". Putin non cerca la pace, ma l'Ucraina. La strage di Mosca, tuttavia, rivela tutta la sua debolezza. Stefano Silvestri, esperto di geopolitica e affari militari, offre la sua visione della situazione.

Un nuovo medioevo?

Secondo gli analisti del think tank americano Rand Corporation, stiamo entrando in un nuovo medioevo. Non ci saranno castelli e corazze, ma frammentazione sociale, debolezza degli Stati Nazionali, economie sbilanciate, disastri naturali e guerre professionali. Stefano Silvestri, pur citando l'analisi, sceglie una sola parola per descrivere il periodo storico che stiamo vivendo: disordine.

La minaccia dell'Isis a Mosca

Secondo un'organizzazione investigativa con sede nel Regno Unito, i servizi di sicurezza del Cremlino erano a conoscenza della minaccia dell’Isis giorni prima dell'attentato alla Crocus City Hall di Mosca, dove sono morte almeno 143 persone. I documenti dell’intelligence russa ottenuti dall'organizzazione sembrerebbero confermare questa ipotesi.

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