Nato a Trento nel 1959, da giovane era un windsurfista di successo, e aveva rappresentato l'Italia in diverse competizioni internazionali. Aveva praticato il windsurfing sul Lago di Garda ed eseguito uno dei primi looping al mondo a Diamond Head, Hawaii, nel 1984. Dopo la carriera sportiva, interrotta da un incidente d’auto, Forti si trasferì negli Stati Uniti: rispondendo a domande sulla storia del windsurf, nel 1990 aveva vinto 80 milioni da Mike Bongiorno, a…
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Chico Forti ritorna in Italia per scontare la pena e rivede la madre dopo 16 anni
Chico Forti, 65 anni, è stato trasferito in Italia per scontare il resto della sua pena. Questo è il commento rilasciato dal Dipartimento di Stato a Repubblica, che riflette le aspettative del governo americano. La premier Giorgia Meloni ha partecipato all'accoglienza di Forti, un gesto che ha suscitato l'irritazione degli Stati Uniti.
Il ritorno a casa
Durante le laboriose trattative per riportare Forti in Italia, gli Stati Uniti erano stati molto chiari sulla loro richiesta: Forti avrebbe dovuto scontare il resto della sua pena nel suo paese natale. Dopo il suo rientro dal Nuovo Continente, Forti si trova ora nel carcere di Verona.
Un atto di umanità
Dopo l'istanza, arriva il permesso: Chico Forti potrà riabbracciare sua madre, Maria Loner Forti, 96 anni, dopo averla già sentita al telefono per rassicurarla sulle sue condizioni di salute. A dare la notizia del permesso ottenuto dal giudice è Andrea di Giuseppe, parlamentare di Fratelli d’Italia che segue il caso Forti dall’inizio.
La visita alla madre
Forti lascerà domani in mattinata la casa circondariale di Verona - dove è stato trasferito dopo aver trascorso la prima notte in Italia nel carcere di Rebibbia - per poi essere trasportato a Trento da una scorta di agenti di polizia penitenziaria. Una volta in città, Forti incontrerà la madre, che non lo vede da 16 anni.
Approfondimenti:
Roma, 20 mag – Il Fatto Quotidiano chiama “assassino” Chico Forti. Senza nessun filtro, direttamente, fregandosene altamente di una vicenda personale e umana drammatica, che ha sconvolto una famiglia e un intero Paese, anzi due. Il titolo del giornale diretto da Marco Travaglio non può lasciare indifferenti. Se Il Fatto Quotidiano chiama assassino Chico Forti Vittorio Feltri l’ha messa sulla cattiveria pura, ed è difficile dargli torto.
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«Siamo un po' stressati e amareggiati, il rientro di Chico è stato funestato da amarezza» ha detto Gianni Forti intervistato a Zona Bianca dopo il rientro in Italia di suo nipote Chico Forti che ha scontato 24 anni in carcere negli Usa per omicidio. Gianni Forti ha ammesso di non aver ancora parlato con il nipote: «Notizie non le abbiamo, vengo informato dall'avvocato italiano di Chico che l'ha incontrato e mi tiene al corrente di…
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Il furore giustizialista genera mostri. Se poi spolveri il tutto con una buona dose di anti-melonismo per partito preso, ecco che l’incoerenza si palesa in tutta la sua forza. Avete presente il Fatto Quotidiano, che ieri titolava “Bentornato assassino” in merito al rientro in Italia di Chico Forti?Ecco: stamattina si ripete intervistando Cafiero De Raho, ex procuratore antimafia e oggi deputato M5S, convinto che lo Stato dovrebbe accogliere le vittime, non i condannati.
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TRENTO. Chico Forti questa sera (20 maggio) ha parlato telefonicamente con la madre, che ha 96 anni e vive a Trento, grazie a una chiamata fatta dal carcere di Verona, dove da ieri si trova rinchiuso. Come apprende l'ANSA, ha tranquillizzato la madre sul suo stato di salute e sulla sua sistemazione nella casa circondariale. Forti ha anche parlato con il fratello Stefano, raccontando la vita nella struttura veronese.
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