Aborto e pro-vita nei consultori, la Lega si sfila

La questione dell'aborto e del fine vita continua a creare tensioni tra maggioranza e opposizioni in Italia. Il dissenso si manifesta anche all'interno della maggioranza stessa. Il governo ha presentato un ricorso al Tar contro la delibera della Regione Emilia-Romagna sul suicidio medicalmente assistito. Nel frattempo, alla Camera, una parte della Lega si è dissociata dal resto del partito su un altro tema delicato.

La posizione della Lega

La Lega, uno dei partiti di maggioranza, si è distanziata dal resto del governo su una questione cruciale. La questione riguarda l'accesso delle associazioni pro-vita ai consultori, una proposta che ha suscitato un acceso dibattito.

Il coraggio di Gilda Sportiello

Gilda Sportiello, deputata del Movimento 5Stelle, ha deciso di intervenire in aula a Montecitorio contro la norma del decreto Pnrr che apre le porte dei consultori alle associazioni pro-vita. Ha scelto di farlo raccontando la sua storia personale. "Sono madre, ho scelto di essere madre. Quattordici anni fa ho scelto di abortire", ha dichiarato Sportiello. Ha voluto condividere la sua esperienza per far sentire la sua voce in parlamento e per far sì che nessuna donna si vergogni più.

Le reazioni alla confessione di Sportiello

La confessione di Sportiello non è passata inosservata. La giovane parlamentare è stata attaccata sui social media e anche dai suoi colleghi di maggioranza. Nonostante le critiche, ha continuato a difendere la sua posizione, esprimendo la sua indignazione quando la destra ha proposto e votato l'emendamento al Pnrr che consente ai Pro life di presidiare i consultori. "Vi dovreste solo vergognare", ha gridato in aula.

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