Piazza Affari e l'industria della difesa: un paradosso di mercato

Il 9 aprile è stata una giornata di paradossi per Piazza Affari. Nonostante i segnali inquietanti provenienti dal Medio Oriente e dall'Ucraina, l'industria della difesa ha sofferto. Leonardo, un gigante del settore, ha visto le sue azioni crollare dell'8,9%, trascinando in ribasso l'intero listino.

"Il crollo di Leonardo e l'effetto domino"

La caduta di Leonardo ha avuto un impatto significativo sui mercati europei, che hanno chiuso in ribasso. La volatilità di Wall Street nel pomeriggio ha ulteriormente innervosito gli investitori, in attesa del dato chiave sull'inflazione Usa di marzo che sarà rilasciato domani.

"Piazza Affari in rosso"

Piazza Affari ha chiuso in calo, con il Ftse Mib che a fine giornata ha perso l'1,08%. Questo ribasso è stato influenzato non solo dal crollo di Leonardo, ma anche dalle incertezze sui tassi di interesse in America e in Europa.

"Il Def e le previsioni economiche"

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al Def, che prevede per il 2024 un deficit/Pil al 4,3%, mentre il debito in rapporto al Pil si attesterà al 137,8%. Per il 2025, il Def stima una crescita del Pil pari all'1,2%, il deficit/Pil è visto al 3,7% e il debito/Pil al 138,9%.

"Le altre piazze europee"

Anche le altre piazze del Vecchio Continente hanno chiuso in negativo, in linea con la tendenza di Piazza Affari. Questa settimana, gli investitori non si aspettano ulteriori novità in tema di politica monetaria dalla BCE.

La giornata del 9 aprile ha evidenziato come i mercati possano reagire in modo paradossale alle tensioni geopolitiche. Nonostante le aspettative, l'industria della difesa ha sofferto, con un impatto significativo su Piazza Affari e sui mercati europei.

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