Filippo Turetta accusato di omicidio premeditato di Giulia Cecchettin

L'inchiesta sull'omicidio di Giulia Cecchettin si è conclusa con l'accusa di omicidio volontario con premeditazione per Filippo Turetta. Il procuratore di Venezia, Bruno Cherchi, ha rilasciato una dichiarazione in concomitanza con la chiusura delle indagini coordinate dal sostituto procuratore Andrea Petroni.

Le prove della premeditazione

Secondo le autorità, gli elementi emersi durante le indagini giustificano l'accusa di premeditazione. Questa non si basa solo sulle modalità con cui è stato commesso il delitto, ma anche sull'attività precedente di Turetta. Tra queste, la ricerca dei luoghi del delitto tramite internet, l'acquisto del materiale necessario per immobilizzare la vittima, l'uso di una cartina geografica e l'atto di silenziare la vittima con del nastro adesivo per impedirle di urlare.

Ulteriori accuse

Oltre all'omicidio premeditato, Turetta dovrà rispondere anche di sequestro di persona, occultamento di cadavere e stalking. Queste accuse si basano su una serie di attività che Turetta avrebbe svolto prima di aggredire Cecchettin.

Verso il processo

Dopo la chiusura delle indagini, Turetta, che ha confessato l'omicidio dopo essere stato arrestato in Germania, si avvia al processo. Il delitto, avvenuto l'11 dicembre 2023, ha scosso l'opinione pubblica e ora la giustizia è chiamata a fare la sua parte. Turetta, attualmente detenuto, rischia l'ergastolo.

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