Matteo Salvini celebra i quarant'anni della Lega tra festa e polemiche

Matteo Salvini, leader della Lega, ha celebrato il quarantesimo anniversario del partito a Varese, luogo simbolico dove tutto è iniziato. Nonostante le critiche e le polemiche, Salvini ha mantenuto un atteggiamento sereno, sottolineando la sua gratitudine verso il fondatore del partito, Umberto Bossi.

La celebrazione e le critiche

Durante la celebrazione, Salvini ha risposto alle critiche di Bossi, sottolineando come sia abituato a insulti e telefonate notturne da trent'anni. Ha inoltre affermato che a Bossi "tutto è concesso", un modo per sottolineare la sua stima verso il fondatore del partito nonostante le divergenze.

L'ombra di Bossi e l'Autonomia estrema

Nonostante la festa, l'ombra di Bossi si è fatta sentire. Da Gemonio, Bossi ha criticato Salvini, ritenendolo non all'altezza del compito di leader. Ha inoltre rilanciato l'idea dell'Autonomia estrema e della questione settentrionale, temi cari al fondatore del partito.

Festa senza Bossi

Nonostante l'assenza di Bossi, la Lega ha festeggiato i suoi quarant'anni (nata come Lega autonomista lombarda) nel segno della pacificazione interna. Salvini ha sottolineato come non ci fossero né risposte da dare, né polemiche da attizzare, ma solo una festa da celebrare. Ha inoltre espresso la sua gratitudine verso Bossi, nonostante le critiche e l'assenza alla festa.

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