Disparità territoriali nei conti correnti italiani: il Nord guadagna di più

L'ultimo rapporto della Federazione Autonoma Bancaria Italiana (FABI) ha rivelato una disparità significativa nei rendimenti dei conti correnti tra le regioni del Nord e del Sud d'Italia. Nonostante l'aumento dei tassi da parte della Banca Centrale Europea al 4,5% tra il 2022 e il 2023, gli interessi sui conti correnti rimangono notevolmente bassi e disomogenei nel territorio nazionale.

Il calo generale dei depositi

Il saldo totale sui conti correnti degli italiani ammonta a 1.151 miliardi di euro. Tuttavia, si è registrato un calo del 3,6% dal 2023 al 2022, con una diminuzione complessiva di 43 miliardi di euro.

Le regioni più ricche d'Italia

A livello regionale, la Lombardia si distingue per detenere il record nazionale di liquidità depositata nei conti correnti, con un totale di 234 miliardi di euro, equivalenti al 20% del totale nazionale.

Interessi sul conto corrente: dove si guadagna di più

Gli interessi che le banche offrono sui conti correnti presentano variazioni significative da una regione all'altra in Italia, influenzando direttamente la remunerazione del risparmio delle famiglie italiane. Ad esempio, con gli stessi 5.000 euro si guadagnano 18,2 euro l'anno a Trento e Bolzano, 15 a Firenze, 13 a Roma, 11 euro a Milano e Perugia mentre a Napoli appena 6,5 euro.

Il divario Nord-Sud

Questo scenario sollecita qualche dubbio sul problema, l'ennesimo, del divario Nord-Sud. Il report dimostra infatti che il Sud è sfavorito rispetto al Nord in termini di remuneratività dei conti correnti bancari. Questa disparità territoriale nei rendimenti ottenuti dai risparmiatori è un ulteriore elemento di riflessione sulla questione della coesione territoriale in Italia.

Ordina per: Data | Fonte | Titolo