Perché i grillini vogliono giocarlo solo se i Benetton diranno prima che al termine lasceranno il campo. E poi ancora soldi di risarcimento danni e la rinuncia ai ricorsi. La seconda missiva partirà da Atlantia: dentro ci sarà scritto che i Benetton sono disposti a perdere il controllo di Autostrade. I Benetton, in tal senso, sono disposti a farsi meno ingombranti e a farsi affiancare da un investitore statale.
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Quanto vale Aspi in questo momento? Complessivamente metterebbero sul tavolo 1,2 miliardi destinati ad acquistare il 50% di Autostrade per l’Italia, mandando in minoranza la famiglia Benetton. La prima prevede l’ingresso in Autostrade di Cdp ed F2i che costruirebbe un veicolo speciale per l’occasione. Come altro investitore ci sarebbe Cdp che potrebbe trasformare in capitale un po’ dei debiti che vanta verso la società.
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Loro sono i protagonisti, hanno purtroppo perso tempo". rep Approfondimento Conte attacca il Pd: “Ha perso tempo”. E Danilo Toninelli: "Il Pd ci ha deluso, perché i tavoli che contano sono quelli del ministero delle Infrastrutture e quello dell'Economia. Loro sono i protagonisti, hanno purtroppo perso tempo". E il viceministro Stefano Buffagni: "Secondo noi i Benetton devono uscire dalla gestione delle nostre autostrade.
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Il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ieri aveva detto: “La vicenda relativa ad Autostrade si porta avanti da troppo tempo ma la procedura di revoca è stata avviata e ci sono tutti i presupposti per realizzarla, perché gli inadempimenti sono oggettivi, molteplici e conclamati. Quindi o arriva una proposta della controparte che è particolarmente vantaggiosa per lo Stato oppure procediamo alla revoca, pur consapevoli che comporta insidie giuridiche“.
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editato in: da. Entra nel vivo il braccio di ferro tra Governo e Autostrade sulla revoca delle concessioni. LA DECISIONE DELLA CONSULTA – A dar forza all’esecutivo, il recente pronunciamento della Consulta che ha ritenuto non illegittimo estromettere ASPI dalla ricostruzione del Ponte Morandi. I Cinquestelle chiedono senza se e senza ma la testa dei Benetton ma la partita, per quanto complessa, è ancora da giocare e passa proprio dal loro ridimensionamento.
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Tre giorni, 72 ore per decidere. Il governo la valuterà nel […] E così tocca ai tecnici recapitare l’ultimatum al concessionario controllato dalla Atlantia dei Benetton: entro domenica dovrà consegnare una proposta “vantaggiosa per lo Stato”, altrimenti scatterà la revoca. Ore 19 - iscriviti alla newsletter e ricevi gli ultimi aggiornamenti nella tua casella. Nel braccio di ferro tra governo e Autostrade per l’Italia, arrivati al dunque, la politica scompare.
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Soprattutto se i giudici daranno ragione al Ministero. I giuristi interpellati dal ministero aprono alla possibilità che la clausola secondo cui, in caso di revoca anche dovuta da grave inadempimento del concessionario, il governo sarebbe tenuto a pagare ad Aspi i ricavi “prevedibili” fino alla scadenza del contratto al netto delle varie spese e di alcune correzioni (quindi tra i 15 e i 20 miliardi di euro), sia nulla.
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In mattinata, inoltre, è previsto il consiglio di amministrazione di Atlantia per fare il punto della situazione dopo il pronunciamento della Consulta. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha affermato che sul dossier Autostrade entro questa settimana si arriverà a una decisione. Si terrà invece oggi al Mit l’incontro tra la stessa Aspi e il governo: l’azienda incontrerà i capi di gabinetto per discutere un possibile accordo sulla concessione.
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Oggi il premier Giuseppe Conte ha ribadito che o arriverà una proposta vantaggiosa o scatterà la revoca. onto alla rovescia per trovare una soluzione alla questione della revoca della concessione di Autostrade per l'Italia tra il governo e la famiglia Benetton, azionista attraverso Atlantia, della concessionaria. La società deve portare sul tavolo di palazzo Chigi una proposta accettabile per il governo entro il fine settimana.
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A scendere dovrebbe essere dunque Atlantia: una discesa importante, dall’88% a una soglia addirittura inferiore al 50%. Vale la pena ricordare che i Benetton, attraverso Edizione, controllano il 30% di Atlantia, che a sua volta detiene una partecipazione pari all’88% nel capitale di Autostrade. Secondo il Sole il controllo di ASPI non sarebbe più un tema per Atlantia e potrebbe avvenire con un aumento di capitale.
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De Micheli, Gualtieri, le renziane Teresa Bellanova (Agricoltura) ed Elena Bonetti (Famiglia) coltivano due timori. Si chiude così l'ennesima giornata di passione del governo e della maggioranza sul dossier della concessione ad Autostrade per l'Italia (Aspi). Così, a dispetto dei proclami 5Stelle e delle minacce di Conte, il resto del governo non va sparato verso la revoca. Che dovrebbe essere decisa con atto firmato da De Micheli e da Gualtieri.
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Perché chiunque poteva essere su quel ponte, e tutti noi passiamo su ponti e viadotti quotidianamente". Per le vittime innocenti che quel maledetto crollo ha causato e per le implicazioni per la sicurezza di tutti gli italiani. La Corte Costituzionale ha confermato ieri che estromettere i Benetton dalla ricostruzione del ponte di Genova fu legittimo e costituzionale. Tutti sapevano che la gestione sarebbe andata ad Autostrade: era già previsto all'inizio del…
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