In tutto fornivano gas a quasi due milioni di famiglie. Dopo il crollo di Avro Energy e Green, quest'anno sono arrivate a nove le aziende del settore che hanno chiuso i battenti. Il ministro: allarme esagerato. Il ministro dell'Ambiente e dell'Agricoltura, George Eustice, ha da parte sua ribadito che nel Regno non c'è alcuna penuria di carburanti, poiché depositi e raffinerie "sono piene", semmai un problema di distribuzione "Attualmente non è necessario, ma come ogni Governo responsabile stiamo predisponendo ogni ulteriore misura…
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Gran Bretagna, penuria di merci…"
Approfondimenti:
Purtroppo, non ci sono delle stime ufficiali che possano indicare il numero reale di europei irregolari in Gran Bretagna. Il numero esatto non lo abbiamo mai saputo a causa della libera circolazione UE non c’era obbligo di registrarsi nel Regno Unito. Nonostante siano iniziati i rimpatri ci si domanda quanti ancora di questi siano rimasti illegalmente nel Regno Unito Brexit: il Regno Unito caccia 145mila europei non in regola.
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La situazione è anche peggiorata a causa dell’aumento di animali domestici durante la pandemia, con molti senza esperienza che hanno preso animali per la prima volta. Dobbiamo anche aggiungere la pandemia, che ha fatto scappare molti veterinari europei e che non fa venire molta voglia ad altri di venire. Non sono solo i veterinari per gli animali domestici a mancare, ma anche quelli che lavorano nell’agricoltura e nei macelli, cosa che avrà un enorme effetto sulla produzione alimentare.
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Code infinite ai distributori, migliaia di persone ferme a bordo della loro auto per fare benzina. Scoppia il caos in Inghilterra, la benzina non basta per tutti, le quantità di carburante sono troppo scarse. Ha voluto rassicurare gli automobilisti, affermando che c’è “carburante in abbondanza”. Fine settimana burrascoso insomma per il Regno Unito, non solo per la crisi del carburante, ma anche negli aeroporti Il colosso Bp ha diminuito l’erogazione della benzina e del gasolio, alcune stazioni di servizio sono…
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Il problema principale è che non ci sono abbastanza autotrasportatori per distribuire la benzina e la situazione ha creato l’allarme alle pompe di Deborah Bonetti A meno di un anno dalla Brexit, la Gran Bretagna è in piena crisi nel settore trasporti. Manca la benzina, mancano i rifornimenti nei supermercati e si profila un autunno difficile e un Natale incerto se la situazione non dovesse migliorare.
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Dopo il crollo di Avro Energy e Green, quest’anno sono arrivate a nove le aziende del settore che hanno chiuso i battenti La crisi dell’energia e dei trasporti in Gran Bretagna non conosce fine e infiamma la polemica anche di domenica. Si tratta di una scelta decisamente inaspettata sul fronte immigrazione nello scenario post-Brexit, in cui si punta invece a un contenimento degli ingressi nel Paese tramite un sistema del tutto nuovo.
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Credo sia nell’interesse di tutti, l’Inghilterra ha sempre rappresentato un mercato di approdo per moltissimi lavoratori europei e se fino ad ora era è stata l’economia più larga d’Europa, a breve potrebbe non esserlo più All’inizio non abbiamo sentito l’effetto Brexit perché il Covid ha distratto l’attenzione sulle sue conseguenze, così fino a giugno è andata bene. L’economia reale britannica è sempre stata basata su un fulcro di lavoratori europei che con la…
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Effetto Brexit, Londra resta senza manodopera e Johnson è costretto alla retromarcia sui lavoratori…
“Serve molto più di un rilassamento temporaneo delle regole sull’immigrazione, non sono sicuro che molti lavoratori vorranno andare in Regno Unito“, ha detto all’Observer Marco Digioia, presidente dell’ Associazione dei Camionisti Europei. Ma il Regno Unito non aveva scelto di essere indipendente grazie alla Brexit? Il mix di pandemia e Brexit sta rendendo l’ingresso nel Paese – così come la distribuzione di beni essenziali – una faccenda…
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