Riforma della giustizia in Italia: Nordio assicura la prevalenza dei togati

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha recentemente partecipato al 36esimo congresso dell’Anm a Palermo, dove ha discusso vari aspetti riguardanti la riforma della giustizia in Italia.

Riforma del Csm e l'indipendenza dei magistrati

Nordio ha sottolineato che la prevalenza dei togati sarà assoluta in qualsiasi riforma del Csm. Ha espresso la sua visione ideale in cui il Consiglio dovrebbe essere composto solo da toghe per assicurare l'autonomia dal potere politico. Tuttavia, ha riconosciuto che nel mondo reale questo non è possibile, ma ha assicurato che in tutti i casi di riforma la prevalenza dei togati è fuori discussione.

Separazione delle carriere e l'intelligenza artificiale

Nel suo intervento, Nordio ha anche affrontato questioni come la separazione delle carriere e l'intelligenza artificiale, che sono tra i principali dossier della giustizia. Ha ribadito che l'indipendenza dei magistrati sia giudicanti che requirenti è un principio non negoziabile.

Dialogo propositivo tra politica e magistratura

Nordio ha chiarito che non c'è nessuna volontà da parte sua di entrare in conflitto con la magistratura. Ha sottolineato che i programmi del governo sono chiari: l’elettorato ha incaricato il governo con voto democratico di riformare la giustizia. Ha espresso la speranza che non si parli più di conflitto tra politica e magistratura, ma che tra le parti vi sia un dialogo propositivo. Ha assicurato che il governo si atterrerà in tutto e per tutto alla convenzione di Bordeaux, che garantisce l’indipendenza dei magistrati requirenti e giudicanti.

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