Salman Rushdie ritorna al Salone del Libro di Torino

Salman Rushdie, lo scrittore indiano di fama mondiale, ha fatto ritorno in Italia per la prima volta dopo l'attentato subito nel 2022. La sua presenza ha segnato l'inaugurazione del Salone del Libro di Torino, dove ha presentato il suo ultimo libro, "Coltello".

Un ritorno coraggioso

Rushdie ha parlato dell'attentato che ha subito nel 2022 per mano di un terrorista islamico. Nonostante l'esperienza traumatica, l'autore ha dichiarato che l'evento ha rafforzato la sua voce piuttosto che metterla a tacere. "Hanno cercato di mettermi a tacere, invece hanno reso la mia voce ancora più forte", ha affermato.

Presentazione del nuovo libro

Il libro, intitolato "Coltello: Meditazioni dopo un tentato assassinio", è una riflessione personale di Rushdie sull'attentato. L'opera è stata tradotta in italiano da Gianni Pannofino e pubblicata da Mondadori. La presentazione del libro è stata uno degli eventi più attesi del Salone.

Il Salone del Libro di Torino

Il Salone del Libro di Torino, diretto da Annalena Benini, ha aperto la sua trentaseiesima edizione con il tema della "Vita immaginaria", ispirato da una frase di Natalia Ginzburg. Quest'anno, il Salone si svolge su un'area di 137.000 metri quadrati tra Lingotto, Oval e Centro congressi, rendendolo il più grande di sempre.

Un invito alla maturità politica

Durante l'inaugurazione, Rushdie ha anche rivolto un messaggio ai politici, invitandoli a essere meno infantili e ad accettare le critiche. Ha sottolineato che i politici, avendo potere e autorità, dovrebbero sviluppare una pelle più dura e accettare che qualcuno possa parlarne, anche in termini negativi. Queste parole sono state indirizzate in particolare a Giorgia Meloni, che è stata criticata da Roberto Saviano, presente al Salone insieme a Rushdie.

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