Scandalo nel carcere minorile di Milano: violenze e torture

Un'indagine ha rivelato una serie di abusi fisici e psicologici nei confronti dei detenuti minori nel carcere Cesare Beccaria di Milano. Le accuse includono violenza, tortura e tentata violenza sessuale.

Dettagli degli abusi

Secondo le testimonianze, gli abusi erano frequenti e brutali. Un detenuto ha raccontato di essere stato picchiato da sette assistenti che gli hanno messo le manette con forza, causandogli la lussazione della spalla. Nonostante le sue suppliche, gli assistenti hanno continuato a colpirlo, fino a farlo svenire.

Reazioni degli agenti

Gli agenti coinvolti nelle indagini sembrano essere consapevoli del cambiamento di clima all'interno dell'istituto. In una conversazione intercettata, uno degli agenti sospesi, Vincenzo Trovato, ha espresso il suo disappunto per il nuovo atteggiamento della direzione, accusandola di non proteggere il personale.

Conseguenze legali

A seguito delle indagini, tredici agenti della polizia penitenziaria sono stati arrestati e altri otto sospesi. Il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, ha dichiarato che la violenza rivelata non è fisiologica e che il reato di tortura sarà mantenuto.

Riflessioni finali

Questo scandalo getta una luce inquietante sul sistema carcerario minorile in Italia, sollevando interrogativi sulla sua efficacia e sulla tutela dei diritti dei detenuti. Sarà fondamentale garantire che tali abusi non si ripetano in futuro e che vengano prese misure adeguate per proteggere i minori nelle strutture correttive.

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