Proteste universitarie globali in solidarietà con Gaza

Le proteste universitarie stanno emergendo in tutto il mondo in risposta alla guerra di Gaza. Queste manifestazioni, che ricordano le occupazioni degli atenei americani contro la guerra nel Vietnam nel 1968, stanno avvenendo in diversi paesi, tra cui Stati Uniti, Canada, Australia, Regno Unito e Svizzera. Tuttavia, le analogie tra ieri e oggi si fermano qui, ed è presto per dire che queste occupazioni sono un anticipo di un nuovo '68 postmoderno contro l'ordine mondiale.

Proteste negli Stati Uniti e nel mondo

Negli Stati Uniti, le proteste hanno raggiunto un punto tale che gli arresti nei campus universitari hanno superato quota 2.000. Le tensioni si registrano anche in Canada, Australia, Regno Unito e Svizzera. Inoltre, un corteo studentesco all'Università di Amman, in Giordania, è stato annullato, mentre gli studenti sono scesi in piazza a Beirut, in Libano.

Il parere di un professore della Columbia University

Luca Falciola, professore di storia della Columbia University, ha espresso il suo sostegno agli studenti. Secondo lui, gli studenti hanno portato alla luce delle contraddizioni all'interno della Columbia, puntando i riflettori sui legami dell'università con Israele. In un'intervista a Fanpage.it, Falciola ha dichiarato: "C'è una grandissima discrepanza tra quello che l'università proclama a livello di ideali e quello che fa e continua a portare avanti a livello di politiche e di finanziamenti".

Queste proteste universitarie globali rappresentano un momento significativo di solidarietà internazionale con Gaza. Mentre le tensioni continuano a crescere, il mondo sta guardando per vedere come si svilupperanno queste proteste e quale impatto avranno sul conflitto in corso.

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