Tanto più a ridosso di elezioni presidenziali statunitensi il cui esito è molto incerto e soggetto a colpi di scena che possono far crescere la paura, e quindi il prezzo dell’oro. Si tratta di un brusco calo che non inverte peraltro la tendenza rialzista del metallo, le cui quotazioni sono cresciute da inizio anno di oltre il 24%. Domanda di oro fisico C’è infine l’influenza della domanda di oro fisico che vuole la sua parte.
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Il prezzo del metallo prezioso scende in rapporto al rafforzamento del dollaro che nelle situazioni di incertezza è percepito a sua volta come un bene rifugio. Per questo motivo l’oro ha raggiunto ad agosto i livelli di quotazione massima di tutti i tempi, toccando la quota record di 2.036 dollari. Un eccesso di offerta rispetto alla domanda a partire dallo scorso marzo che determina una situazione di squilibrio determinante sull’evoluzione delle quotazioni di lungo periodo dell’oro.
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Infine, la prima parte di un rally del sottostante dovrebbe essere quella che porta i margini a crescere più rapidamente. Stando a quanto citato in un report di Anthilia Capital Markets, il NYSE Arca Goldminers index nell'ultimo periodo si è apprezzato più dell’oro. È proprio in questa situazione che emerge il vero valore dell'oro: calcolato in lire turche, dal 2010 il prezzo è quasi decuplicato.
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