Riforma fiscale 2024: un paradosso nei benefici

La riforma fiscale del 2024 ha introdotto modifiche significative al sistema d'imposizione del reddito delle persone fisiche (IRPEF) in Italia. Queste modifiche, tuttavia, hanno portato a un risultato paradossale: i benefici massimi non saranno solo per i titolari di redditi più bassi, ma anche per coloro che dichiarano somme superiori a 240.000 euro all'anno.

Con la pubblicazione della Circolare n. 2 del 06/02/2024 da parte dell'Agenzia delle Entrate, sono state delineate le disposizioni chiave della riforma. Tra le novità più importanti, vi sono le modifiche alle aliquote IRPEF e agli scaglioni di reddito per l'anno 2024.

Un effetto paradossale del mix delle regole già vigenti con il nuovo taglio secco di 260 euro alle detrazioni riguarda i titolari di redditi superiori a 50.000 euro. Nonostante non ci sia alcun beneficio per chi ha un reddito superiore a questa soglia, chi dichiara oltre 240.000 euro all'anno avrà un risparmio di 260 euro. Questo gruppo di contribuenti è esiguo e non incide significativamente sui bilanci statali, ma beneficerà comunque di una somma in più.

L'Agenzia delle Entrate, con l'ultima circolare, ha ridotto gli scaglioni Irpef che sono passati da tre a quattro, in applicazione del decreto legislativo di fine 2023. Questo decreto contiene la prima parte di quella riforma che porterà ad avere un'aliquota unica, segnando un cambiamento significativo nel sistema fiscale italiano.

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