Operazione antidoping in Italia: arresti e indagini in quattro province

Nella giornata di ieri, i carabinieri hanno eseguito perquisizioni domiciliari e personali nei confronti di 22 indagati in quattro province italiane. L'operazione è stata condotta per reati di concorso in commercio illecito e somministrazione di sostanze anabolizzanti e farmaci ad azione stupefacente, destinati principalmente ad atleti di body building e a frequentatori di palestre.

Arresti e indagini

Durante le operazioni, i militari hanno proceduto all'arresto di due persone colte in flagranza del reato. Una persona è stata arrestata per detenzione ai fini di spaccio di marijuana, mentre l'altra per possesso di anabolizzanti. Tra gli indagati figurano anche professionisti del fitness.

Il traffico di sostanze dopanti

Le materie prime, principalmente steroidi anabolizzanti, stimolanti, anoressizzanti e prodotti per la disfunzione erettile, provenivano dalla Cina. Queste sostanze giungevano in Italia attraverso la Germania, sotto forma di polveri, per poi essere assemblate in laboratori clandestini.

Il laboratorio clandestino a San Marino

Un traffico di sostanze stupefacenti proveniente dalla Cina passava per la Germania e arrivava direttamente in un laboratorio clandestino a San Marino. Tre persone sono state arrestate e dovranno rispondere di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze dopanti, anche ad effetto stupefacente, e importazione dall'estero di sostanze dannose per la salute pubblica.

L'operazione condotta dai carabinieri ha portato alla luce un traffico internazionale di sostanze dopanti e stupefacenti, che coinvolgeva professionisti del fitness e frequentatori di palestre. Le indagini proseguono per fare piena luce sulla vicenda.

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