Critiche internazionali sulla possibile revisione della legge italiana sull'aborto

La questione dell'aborto in Italia è tornata al centro del dibattito pubblico, suscitando critiche non solo a livello nazionale, ma anche internazionale. Il Ministro spagnolo per l'Uguaglianza, Ana Redondo, ha espresso preoccupazione per una possibile revisione della legge 194, definendo l'emendamento proposto dalla maggioranza una "strategia dell'ultradestra".

Le critiche di Redondo

Secondo Redondo, consentire molestie organizzate contro le donne che desiderano interrompere la gravidanza significa minare un diritto riconosciuto dalla legge. Ha dichiarato che tali azioni sono intese a intimidire le donne per annullare i loro diritti.

La posizione della Lega

Quindici deputati della Lega si sono astenuti in aula alla Camera sull'ordine del giorno del Partito Democratico, che chiedeva al governo l'impegno a non compromettere la piena attuazione della legge sull'interruzione volontaria di gravidanza, la legge 194. Tra gli astenuti c'erano noti esponenti del partito, tra cui il capogruppo del Carroccio Riccardo Molinari.

Il diritto all'autodeterminazione

Nonostante le critiche, continuano a emergere voci che sostengono che "l'aborto non è un diritto". Questa affermazione viene vista come una scorciatoia retorica per evitare di affrontare le questioni relative ai diritti delle donne e al loro diritto di autodeterminarsi e ricevere cure e tutela. La legge 194, che consiste di 22 articoli sotto il titolo di "Norme per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza", è al centro di questo dibattito.

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