La visita di Scholz in Cina e le sue implicazioni per l'Europa

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha recentemente concluso una visita in Cina, accompagnato da una delegazione di banchieri e imprenditori, seguendo la tradizione della sua predecessora Angela Merkel. Questa visita ha sollevato una serie di questioni riguardanti le relazioni tra la Germania, l'Europa e la Cina.

Il tentativo di coinvolgere la Cina

Scholz ha tentato di coinvolgere la Cina nella Conferenza sull'Ucraina, un'idea che ha suscitato molte critiche sia all'interno che all'esterno della Confederazione. Nonostante l'annuncio ufficiale, il Consiglio federale è finito nell'occhio del ciclone. L'idea di un vertice ad ampio respiro, che coinvolge in particolare il cosiddetto sud del mondo o, se preferite, Paesi vicini alle posizioni e all'idea di pace della Russia, al momento, non sembra aver fatto breccia. La stessa Russia ha risposto con un categorico niet.

Le conseguenze per l'Unione Europea

Durante la visita di Scholz in Cina, non sono stati fatti passi avanti in nessuna area sostanziale di interesse europeo, né sull'Ucraina, né sulla pressante questione delle sovraccapacità cinesi che sfidano il mercato dell'Ue. Questo ha portato alcuni esperti a sostenere che la visita non ha portato a risultati concreti, ma ha messo a rischio l'Unione Europea.

La Germania e la Cina: una relazione complessa

La Cina non è la Russia: finora non ha cercato di cambiare gli equilibri di potere del mondo invadendo un Paese. Tuttavia, la Germania continua a mettere le sue uova nel paniere cinese, una scelta che appare complessa se si pensa alle conseguenze che ha avuto quando si è affidata a Mosca per le sue forniture energetiche. Questa visita di Scholz in Cina, quindi, solleva interrogativi sulla direzione futura delle relazioni tra la Germania, l'Europa e la Cina.

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