L’azienda Ats di Bergamo, invece, ha negato il riscontro di una “presenza precoce di ricoveri”: “Mancano le evidenze”. "Polmoniti sospette" a novembre: interviene Fontana, Ats nega Il virus era "sul territorio già da diversi mesi", ha dichiarato Fontana. “Studi sierologici e lettura a posteriori delle cartelle cliniche confermano la presenza del virus sul territorio già da diversi mesi – ha dichiarato Fontana su Facebook -.
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Tra novembre e gennaio proprio nell’ospedale della Val Seriana erano stati registrati 110 casi di polmonite con «agente non specificato». Il grafico successivo, riscalato senza i mesi di marzo ed aprile 2020, mostra l’effetto invernale sull’insorgenza delle polmoniti. Questa tipologia di stagionalità è confermata anche nei mesi di dicembre 2019 e nel bimestre gennaio e febbraio 2020. Questo accadeva a novembre e dicembre 2019 all’ospedale di Alzano Lombardo dove il 23 febbraio vennero accertati i…
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Il meteo era stato chiaro ed effettivamente Milano, mercoledì mattina, si è risvegliata così. In particolare nella giornata di mercoledì è atteso il passaggio di qualche rovescio o temporale oltre che sui rilievi anche su alcuni settori della pianura". "L'anticiclone nord africano continuerà ad insistere sul Mediterraneo anche per mercoledì e giovedì, determinando una persistenza del caldo su tutta la nostra Penisola.
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Che ammette di essere al corrente della precoce presenza del virus, ma attacca i protocolli del governo. «Studi sierologici e lettura a posteriori delle cartelle cliniche confermano la presenza del virus sul territorio già da diversi mesi. Centodieci tra novembre e il 23 febbraio, giorno in cui alle cartelle si è aggiunta la voce «polmonite da Sars - coronavirus associato». Di certo l’impennata di contagi impressiona: nel 2018 i casi sono stati 196 in tutto…
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Dal confronto tra i ricoveri del 2019 e quelli del 2018 sono "196 le polmoniti non riconosciute nel 2018, 256 tra gennaio e dicembre 2019". Le polmoniti sospette sono state 18 a novembre, per poi passare alle 40 di dicembre e altre 52 a gennaio. Particolare che ha spinto a non eseguire i tamponi agli ammalati di polmonite. A rivelare il dato è 'L'Eco di Bergamo' che ha analizzato i dati di Ats e Asst Est su richiesta del consigliere regionale di Azione, Niccolò Carretta.
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Questi dati sono stati resi noti su richiesta del consigliere regionale di Azione, Niccolò Carretta. Dal confronto tra i ricoveri del 2019 e quelli del 2018 emerge inoltre che sono state "196 le polmoniti non riconosciute nel 2018, 256 tra gennaio e dicembre 2019". E' quanto emerge dai dati resi pubblici dall'Ats Bergamo e Asst Bergamo Est. Stando ai dati forniti, le polmoniti sono state 18 a novembre, per poi passare alle 40 di dicembre e altre 52 a gennaio.
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