Allerta del Viminale su possibili infiltrazioni nelle manifestazioni pro-Gaza nelle università italiane

Il Viminale ha espresso preoccupazione riguardo a possibili infiltrazioni all'interno delle manifestazioni pro-Gaza che si sono svolte negli ultimi mesi nelle università italiane. L'attenzione è rivolta a impedire che individui estranei al mondo universitario possano infiltrarsi nelle manifestazioni con l'intento di strumentalizzare il dissenso, alimentando forme di violenza che sono incompatibili con la libera manifestazione del pensiero.

Le università italiane e le manifestazioni pro-Gaza

Le università italiane sono diventate il palcoscenico di manifestazioni pro-Gaza. Queste manifestazioni, coordinate a livello nazionale, hanno visto la partecipazione di studenti che hanno allestito accampamenti per la Palestina. Le prime tende sono spuntate a Bologna una settimana fa, seguite da Pisa, Siena, Trento, Venezia e Torino.

Il ruolo del Viminale e del Comitato per l'ordine e la sicurezza

Il ministero dell'Interno, a conclusione della riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza svoltasi lunedì pomeriggio, ha diffuso una nota in cui si sottolinea l'importanza di impedire che persone estranee al mondo universitario possano infiltrarsi nelle manifestazioni. Questo per evitare che il dissenso venga strumentalizzato, alimentando forme di violenza che sono incompatibili con la libera manifestazione del pensiero.

Il ministro dell'Interno e il ministro dell'Università e della Ricerca

La riunione del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica, svoltasi al Viminale, è stata presieduta dal ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, alla presenza del ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. Entrambi i ministri hanno sottolineato l'importanza di garantire la libertà di espressione all'interno delle università, ma sempre nel rispetto della sicurezza.

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