Indagine su un poliziotto per l'aggressione in stazione centrale di Milano

Un poliziotto di Milano è sotto indagine dopo aver sparato alla spalla di un uomo egiziano che brandiva una lastra di marmo e una rudimentale fionda. L'accusa è di lesioni pluriaggravate. Questo incidente ha sollevato domande sulla legittima difesa e sull'uso appropriato della forza da parte delle forze dell'ordine.

Dettagli dell'incidente

L'incidente è avvenuto in piazza Luigi di Savoia, vicino alla stazione Centrale di Milano. L'uomo egiziano, in uno stato apparente di confusione, avanzava, indietreggiava, parlava a tratti, urlava e minacciava. Durante una delle sue avanzate verso le forze dell'ordine, brandendo delle pietre, è stato colpito da un colpo d'arma da fuoco sparato da uno dei nove agenti presenti sul posto, e contemporaneamente da un taser.

Risultato dell'indagine

L'agente della Polfer che ha sparato è ora indagato per "lesioni dolose pluriaggravato con le scriminanti della legittima difesa e dell'uso legittimo dell'arma". Dopo le cure mediche, l'egiziano è stato denunciato a piede libero, mentre il poliziotto è indagato per lesioni gravissime e dovrà pagarsi l'avvocato e tutto il resto.

Reazioni pubbliche

Questo incidente ha sollevato un dibattito pubblico. Alcuni ritengono che l'azione del poliziotto fosse un "atto doveroso", mentre altri la vedono come un esempio del "mondo al contrario italiano". La questione della legittima difesa e dell'uso appropriato della forza da parte delle forze dell'ordine è al centro del dibattito.

Prossimi passaggi

L'indagine è ancora in corso e si attendono ulteriori sviluppi. Nel frattempo, l'incidente ha sollevato domande importanti sulla formazione della polizia, sulle politiche di uso della forza e sulla responsabilità degli agenti di polizia. Queste domande richiedono una riflessione seria e un dibattito pubblico approfondito.

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