Riforma del calcio italiano: un dibattito acceso

Il mondo del calcio italiano è in fermento. Al centro del dibattito, la proposta di riforma avanzata dal Ministro per lo Sport, Andrea Abodi. Nonostante le critiche ricevute, Abodi non ha intenzione di rallentare il percorso della sua proposta di riforma. Tuttavia, è disposto a discuterne in un incontro con i presidenti delle due federazioni coinvolte, Gabriele Gravina per la FIGC e Gianni Petrucci per la FIP.

La proposta di riforma

La proposta di riforma, come chiarito dallo stesso Abodi, deve essere definita, ma non ha bisogno di stravolgimenti. L'obiettivo è quello di istituire l'Agenzia per la vigilanza economica e finanziaria sulle società sportive professionistiche, controllata dal Ministero dello Sport e voluta dal Ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti. Questa agenzia sostituirebbe la Covisoc.

Opposizione alla riforma

Tuttavia, la proposta di riforma ha incontrato una forte opposizione. Non solo la FIGC, ma anche tutte le altre componenti del calcio italiano, oltre ai vertici del basket, l'unico altro sport di squadra professionistico nel nostro Paese, si sono schierati contro il progetto del governo. Tra i più critici, Claudio Lotito e Adriano Galliani, figure di spicco nel panorama calcistico italiano.

Prossimi passi

Nonostante le critiche, il Ministro Abodi sembra determinato a portare avanti la sua proposta. Un incontro tra i presidenti delle due federazioni coinvolte, Gabriele Gravina per la FIGC e Gianni Petrucci per la FIP, dovrebbe tenersi tra mercoledì e venerdì. All'incontro potrebbero partecipare anche Giovanni Malagò, presidente del CONI, e altri soggetti istituzionali. Sarà interessante vedere come si svilupperà la situazione nei prossimi giorni.

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