Si tratta dell’unica organizzazione sindacale del territorio che si è scagliata in difesa di infermieri, medici e operatori che non sono disponibili a sottoporsi al vaccino, nonostante la prospettiva di andare incontro alla sospensione dal lavoro e dalla retribuzione prevista dal D.L. A conclusione dell’incontro è stata anche affrontata la questione di una possibile segnalazione dei lavoratori della costrizione operata nei loro confronti dal D.
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